È il 1962 quando Findus arriva in Italia, a Cisterna di Latina, nell’Agro Pontino, una terra vocata alla coltura di ortaggi i cui agricoltori, molti dei quali legati poi all’azienda da rapporti pluridecennali, avrebbero fornito una materia prima di altissima qualità, surgelata a pochi km dal campo. La nascita del brand risale invece al 1939, in Svezia, dove Findus, letteralmente contrazione di Frukt Industrin, “Industria della frutta” prende le mosse, originariamente specializzata in conserve alimentari ortofrutticole e in seguito pioniera del nuovo business dei surgelati.
I primi prodotti ad arrivare sul mercato sono vegetali come i Piselli e i Fagiolini Novelli Findus, seguiti dal Minestrone. Nel 1967 debuttano invece i Bastoncini, piccoli tranci di merluzzo avvolti in croccante pangrattato: la prima grande rivoluzione Findus nelle abitudini alimentari delle famiglie italiane. Decennio dopo decennio le vicende di Findus si legano a quelle della società, attraverso l’evoluzione di tendenze, gusti e modelli di consumo alimentare. Negli anni Findus ha lanciato marche, prodotti e spot che hanno instaurato un legame affettivo con le persone: da Capitan Findus e le sue mille avventure ai Sofficini, con il loro iconico Sorriso e Carletto, il bambino affamato che è in tutti noi, dai 4 Salti in Padella, con la nonna ai fornelli o la saga di quelli “buoni per davvero”, fino ad arrivare a Green Cuisine, con la sua proposta di alternative veg e la sua spinta al cambiamento.
Oggi Findus è leader indiscusso del mercato dei surgelati coprendo una quota di mercato pari al 20%, con punte che superano il 50%, se si considerano i prodotti più consolidati, dal pesce ai vegetali*. È presente nelle case di 16 milioni di famiglie italiane, ha chiuso il 2020 con vendite per circa 700 milioni di euro in Italia e impiega tra lo stabilimento produttivo di Cisterna di Latina e la sede amministrativa di Roma più di 480 collaboratori.
Tra le iniziative in programma per festeggiare il sessantesimo compleanno una monografia edita da Mondadori ne ripercorre la storia e un sito – www.findus60anni.it – in cui i consumatori di ieri e di oggi potranno votare i prodotti preferiti del passato per poterli riportare in tavola. Al via, inoltre, anche un concorso per aggiudicarsi un set di piatti illustrati.
“Dietro ogni brand capace di attraversare il tempo c’è una somma di storie uniche e irripetibili. Attraverso questo libro abbiamo voluto ripercorrere la storia di Findus attraverso decenni di cambiamenti nelle abitudini alimentari e nello stile di vita degli italiani – dichiara Steven Libermann, General Manager Findus Italia – Lo scenario in cui il brand Findus è cresciuto fino a diventare sinonimo di alimenti surgelati è mutato profondamente nel corso degli anni. Allinearsi al cambiamento non è stata solo una necessità, ma anche una scelta consapevole, dettata dalla volontà di non perdere mai l’occasione per migliorare innovandosi. L’identità di Findus è rimasta sempre fedele a sé stessa, saldamente ancorata alla promessa di garantire ai consumatori solo il meglio, risolvendo con alimenti gustosi e nutrienti il complesso legame tra tradizione e innovazione.”
GLI ANNI 60: NELLE CASE ARRIVANO I FRIGORIFERI E FINDUS LANCIA MINESTRONE E BASTONCINI
L’Italia tra il 1952 e il 1970 è nel momento del miracolo economico, il reddito pro capite nel nostro Paese aumenta di oltre il 130%. Nelle case arrivano gli elettrodomestici e se nel 1958 solo il 13% degli Italiani possedeva un frigorifero, nel 1965 il quadruplo, il 55%. Nel 1962 Nestlé Alimentana acquisisce Findus dalla famiglia norvegese Throne Holst, che l’aveva fondata nel 1939. Nasce Findus International Ldt, che costituisce Findus SpA, con sede a Cisterna di Latina, nell’Agro Pontino, dove sorgerà un grande stabilimento per la surgelazione di prodotti. La prima produzione dello stabilimento di Cisterna è vegetale (Piselli e Fagiolini Novelli Findus, seguiti dal Minestrone), qualche anno dopo arrivano i Bastoncini (1967). Tocca poi a I Buongustai, prodotti della cucina tradizionale italiana (lasagne al forno, cannelloni e zuppa di pesce) e, l’anno dopo, agli Amburger di manzo. Nel 1969 Findus è la più grande industria di surgelati in Italia, con oltre 500 dipendenti e una capacità produttiva annua di 16.000 tonnellate.
GLI ANNI 70: I SURGELATI PRENDONO PIEDE ANCHE IN ITALIA E ARRIVANO I SOFFICINI
Dalla fine degli anni 60 nelle case arrivano i primi modelli con comparto freezer a -18°C: prima, l’alternativa era acquistarli per un consumo immediato o lasciarli in… deposito in negozio e ritirarli al momento di un consumo successivo. Prende piede una cucina meno conformista, che accoglie le novità. Tra queste i surgelati, di cui si apprezzano la qualità e convenienza. Sono anni di forte contestazione sociale e politica, ma il Paese continua a modernizzarsi: aumenta l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro e si accelera anche il passaggio verso una distribuzione moderna. Sulle tavole degli italiani arrivano i Sofficini, crêpes “precucinate di nuova formula” che rivoluzioneranno le abitudini alimentari delle famiglie italiane e si propongono come un piatto pronto in pochi minuti, completo e sfizioso, che invogli soprattutto i più piccoli a mangiare anche le verdure.
GLI ANNI 80: INNOVAZIONE E TRADIZIONE DI QUALITÀ. LINEE AUTOMATIZZATE E “BEST PRACTICE” AGRICOLE
Sono gli anni dell’edonismo e del consumismo, dopo il clima pesante del decennio precedente. Nel 1980 Canale 5 comincia le trasmissioni e arrivano i primi fast food a Milano e Roma. Per Findus gli anni ’80 segnano un’automazione delle linee produttive, a partire da Sofficini, che prima venivano chiusi manualmente, uno ad uno. Innovazioni che si traducono in una forte crescita produttiva (nel 1986 i volumi superano le 70.000 tonnellate annue, quasi il doppio delle 40.000 del 1981). Aumenta la condivisione di conoscenze con i fornitori delle materie prime: escono le Agricultural Best Practices (APB), guide e manuali per gli agricoltori che collaborano con Findus. Sono gli anni delle linee Minestrone Cuore Verde (“il meglio dei campi in tavola”) e Pescheria di Fiducia per prodotti di pesce al naturale, all’insegna della più alta qualità in tavola; Pizza Grandiosa, innovativa linea di pizze surgelate; arrivano le Croccole e Capitan Findus sbarca in tv, testimonial da allora dei Bastoncini Findus, poi, di tutta l’offerta di pesce Findus e, infine, dell’impegno Findus in tutte le tematiche di responsabilità sociale e ambientale. Nel 1985 Unilever – che aveva acquisito nel 1970 il 75% delle quote da Nestlé – assume il controllo esclusivo dell’azienda.
GLI ANNI 90: NUOVI STILI DI CONSUMO. DEBUTTANO I 4 SALTI IN PADELLA, PER CAMBIARTI LA VITA “DA COSÌ A COSÌ”
L’arrivo degli anni Novanta segna un cambiamento negli stili di vita, con un forte aumento delle donne lavoratrici e dei single, e nelle abitudini alimentari, con consumatori sempre più attenti ai tempi e alla facilità di preparazione delle ricette, così come della qualità degli ingredienti. Accanto ai marchi più famosi prendono piede le private labels e compaiono i primi hard discount. Findus in questi anni punta sull’innovazione, grazie ad un’epocale innovazione tecnologica, lancia nel 1996 4 Salti in Padella, un brand che osa disegnare nuove abitudini di consumo. Una gamma che unisce praticità, qualità e genuinità degli ingredienti: basta aprire la busta e versare il contenuto in una padella, per portare in tavola, dopo pochi minuti, piatti dal sapore tutto casalingo. Si parte con i contorni ricettati, come gli Spinaci filanti; dopo due anni dal lancio irrompe sul mercato anche la pasta, mentre negli anni successivi, grazie ad un processo incessante di sviluppo tecnologico vengono lanciate numerosissime ricette a base di pasta, riso, verdure, carne e pesce. I 4 Salti in Padella conquistano da soli il 7% dell’intero mercato dei surgelati, tanto che Unilever decide di esportare l’idea in tutta Europa.
GLI ANNI 2000: LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO. ARRIVA IL BOLLINO BLU DI PESCA SOSTENIBILE MSC E L’ADESIONE A SAI PLATFORM PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Dall’inizio degli anni 2000 Findus diventa il marchio paladino del buon cibo surgelato “all’italiana”, rispetto a un’offerta sempre più globalizzata e standardizzata. Nel 2004, tra i primi in Italia, compaiono nei banchi frigo i primi prodotti Findus con il marchio blu Marine Stewardship Council (MSC), che certificano il rispetto dei principi fondamentali della pesca sostenibile. Un percorso che ha portato l’azienda oggi ad avere la quasi totalità delle materie prime ittiche (98%) certificate MSC o ASC, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025. Lo stesso obiettivo viene posto per i vegetali: nel 2018 Findus aderisce a Sai Platform, una delle principali iniziative a livello globale per la sostenibilità agricola, e oggi il 90% dei volumi totali sono certificati da agricoltura sostenibile per arrivare entro i prossimi tre anni al 100%.
Un’altra area di forte impegno è quella degli imballaggi, la cui quasi totalità (99%) è completamente riciclabile, con l’impegno che per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizzi carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni PEFC e FSC.
L’ERA NOMAD FOODS E LA SCOMMESSA GREEN CUISINE
Dopo 40 anni, Unilever cede Findus Italia che diventa parte del Birds Eye Iglo Group, controllato dal fondo d’investimento Permira, e nel 2015 entra a far parte di Nomad Foods, che diventa proprietaria dei marchi Birds Eye, Iglo e Findus. Oggi il Gruppo ha sede nel Regno Unito e opera in ben 22 Paesi europei: con 14 siti produttivi e 8.000 dipendenti, si colloca tra i principali player mondiali nel settore degli alimenti surgelati
La strategia Nomad Foods di rifocalizzazione della gamma prodotti sui segmenti più presidiati da Findus (ricettati, pesce, vegetali), in linea con le nuove sensibilità del consumatore, porta al lancio del Minestrone Tradizione, ricetta con verdure 100% Italiane e ingredienti IGP e DOP (come la patata del Fucino IGP o il basilico genovese DOP). Negli ultimi anni la linea dei vegetali si è ampliata con prodotti come il Minestrone Tradizione Leggero, in cui la bontà autentica del minestrone si sposa con una ricetta a basso contenuto di calorie e con la linea “Primavera” per Pisellini, Fagiolini e Spinaci, la parte migliore del raccolto. Nella primavera del 2020, in pieno lockdown, Findus lancia in Italia Green Cuisine, linea di prodotti “green” pensati per chi vuole di ridurre il consumo di alimenti di origine animale senza rinunciare al gusto, recentemente premiata come “Eletto Prodotto dell’Anno”. Burger, polpette, bastoncini e, in arrivo, in questi mesi anche la cotoletta “chickenless”.
* Fonte: IRI – totale Italia online + offline – anno 2021
Una vera rivoluzione nel mondo dei surgelati, migliaia e migliaia di ricette realizzate, prodotti in grado di conquistare il palato di grandi e piccini perché semplici, pratici e gustosi. Nascono così Sofficini, 4 Salti in Padella e Capitan Findus, gli iconici brand che, insieme alla gamma di vegetali e prodotti a base di verdure surgelate – dal Minestrone ai Pisellini Primavera – in 60 anni hanno rivoluzionato le abitudini degli italiani in cucina proponendo tante specialità e il gusto autentico delle ricette più tradizionali. Dei veri e propri “lovemark” duraturi, distintivi e memorabili, in grado di adattarsi ai cambiamenti di ideologia o di costume della società, garantendo, allo stesso tempo, autenticità e modernità.
In occasione del 60° anniversario dalla nascita, Findus – azienda leader nel settore dei surgelati e parte del Gruppo Nomad Foods – ripercorre la storia dei brand, attraverso spot televisivi e campagne che li hanno resi celebri, dall’arrivo per la prima volta sulle tavole delle famiglie italiane fino ad oggi.
CAPITAN FINDUS E IL “SUO TESORO”: GLI ICONICI BASTONCINI DI MERLUZZO
Nel 1967 i mitici Bastoncini, già presenti in altri mercati europei, arrivano sulle tavole italiane. Ancora orfani di quello che sarebbe diventato il volto e l’anima del prodotto, il leggendario Capitano, si impongono subito come un prodotto “mito”, apprezzato da tutta la famiglia.
Nel 1986 Capitan Findus compare in comunicazione, accompagnato in tv da una ciurma di bambini pronti a vivere con lui le avventure più incredibili a caccia del pesce più pregiato e prelibato. Nel 1987 Capitan Findus diventa il soggetto principale di tutti gli spot tv: Questo è il mio oro! – esclama con in mano un vassoio su cui è adagiata una “piramide” di bastoncini; Parola di Capitan Findus!, afferma per certificare la promessa di un prodotto sano ideale per i bambini.
Nel tempo la figura del Capitano nei relativi spot tv si trasforma, non solo nelle sembianze del suo interprete: da volto di uno specifico prodotto a portavoce e amplificatore dell’attenzione di Findus per tematiche socialmente rilevanti: dal 2003, infatti, il Capitano diventa protagonista di una campagna per promuovere il consumo di pesce nell’alimentazione dei bambini e aumentare la consapevolezza dell’importanza di una dieta varia ed equilibrata per la crescita dei Capitani di domani. Negli ultimi anni il Capitano si è fatto promotore di iniziative come la campagna Ricicliamo insieme per il futuro degli oceani e il concorso creativo A scuola di futuro, lanciato nelle scuole primarie di tutta Italia. Dal 2021, con la nuova campagna di comunicazione Sali a bordo, Capitan Findus diventa il portavoce della sostenibilità di tutta la gamma di pesce Findus.
“IL NUOVO PIATTO CHE LIBERA DALL’ABITUDINE”: NEL 1970 I SOFFICINI ARRIVANO IN TAVOLA
Nel 1970 i Sofficini, autentica rivoluzione nel mondo dei surgelati, fanno il loro ingresso nelle case degli italiani con un claim chiaro e diretto, Il nuovo piatto che libera dall’abitudine, utilizzato in tutti gli spot televisivi. Lo accompagnano immagini di famiglie tradizionali che vedono un padre sopraffatto dall’ennesima giornata lavorativa sempre uguale, o seduto a tavola annoiato insieme ai figli dalla ripetitività delle trasmissioni televisive, che improvvisamente ritrova il sorriso grazie ai Sofficini serviti fumanti. Da metà degli anni Ottanta, il tema del sorriso, insieme a quello della famiglia, diventa il fondamento della comunicazione. A partire dal 1986, il nuovo claim Il sorriso che c’è in te è il filo conduttore di campagne in cui si alternano svariati protagonisti, tra cui un irrequieto Pinocchio o il comico Massimo Boldi, che alla visione del piatto di Sofficini su cui la forchetta fa comparire il sorriso, ritrovano in un attimo l’allegria.
Nel 1995 la nuova svolta nella comunicazione tv, per esaltare ancora di più la versatilità e informalità del prodotto. Alla famiglia tradizionale subentrano famiglie più “particolari”, quelle degli animali: ricci, serpenti, canguri, camaleonti, polipi, orsi, pappagalli. Nascono così le Famiglie del Sorriso, accompagnate dal claim Sempre più famiglie scelgono il sorriso. Dal 2002, la comunicazione si focalizza su uno dei protagonisti di queste famiglie, trasportandolo nel mondo reale di una famiglia vera: è l’irriverente Carletto, il piccolo della famiglia dei camaleonti, che diventa il volto e l’anima del prodotto: prima nelle campagne pubblicitarie, poi in svariate promozioni e, infine, sul packaging. Carletto è un istrionico show man che ha voglia di ridere, di divertirsi, di godersi il momento e, naturalmente di mangiare i sofficini al grido “Tu non hai fame?”.
Carletto diventa il volto e l’anima della marca, per la sua capacità di esprimerne al meglio l’identità, comunicando efficacemente la golosità del prodotto e rafforzandone l’immagine distintiva. Grazie alla sua simpatia, alla capacità di coinvolgere e invitare a giocare con lui, ha saputo interpretare il bambino presente in ciascuno di noi, riuscendo ad incarnare nel tempo il brand in maniera sempre più trasversale. Nel 2012 sbarca sui social (prima Facebook, poi Instagram), ha recentemente duettato con Cristina d’Avena in un divertente brano ed è pronto ad intraprendere nuove avventure, in altri campi, grazie ad un nuovo progetto nel mondo del licensing.
1996: NASCONO I 4 SALTI IN PADELLA CHE “TI CAMBIANO LA VITA DA COSÌ A COSÌ”
I “4 Salti in Padella” fanno il loro ingresso nelle case degli italiani con un claim che recita “Gusto in 5 minuti, per cambiare la vita da così a così!”. Inizialmente vengono lanciati i contorni e dopo qualche anno i Primi e Secondi Piatti (1998). I 4 Salti trovano subito espressione in due ricette destinate a durare nel tempo e a diventare un evergreen di gamma: i Piselli Fantasia e gli Spinaci Filanti, un prodotto – quest’ultimo – di cui ne vengono vendute nel primo anno di vita più di 3.500 tonnellate.
Nel 2000 i 4 Salti in Padella volano sull’Olimpo, dove Venere, Marte, Eolo e Diana sono pronti ad assaggiare i nuovi piatti “Cucinati da dio”, ovvero da Giove in persona (interpretato da Gianni Cavina). Negli spot tv vediamo protagoniste altre ricette destinate a conquistare il palato dei consumatori: dalle Tagliatelle ai Funghi Porcini al Contorno Mediterraneo, fino alle celebri Patate Saporite. Ma gli esperimenti non finiscono qui e negli stessi anni arrivano i 4 Salti “Quelli buoni per davvero”, con spot tv diventati dei veri e propri cult: come dimenticare Babbo Natale intento a preparare il Pollo alla diavola con patate di notte e la celebre risposta al bambino che lo sorprende in cucina “Petto o coscia?… peccato tutto petto!”.
Tra il 2005 e il 2006 la comunicazione di 4 Salti cambia con la campagna Buoni come fatti in casa, per la regia di Gabriele Muccino, mentre nel 2008 un giovane Alessandro Borghese è testimonial di Gusto da chef e ambasciatore dei valori Findus e dell’unicità dei 4 Salti in Padella.
Nel 2013 arriva la svolta tecnologica con la Piramide Trasparente “Microonde e gustose sorprese” per la cottura di paste e risotti. Molti gli spot che seguono il lancio del nuovo prodotto, il più celebre quello “Coming Out” in cui un ragazzo cucina i Tagliolini alla Norma nel microonde alla propria madre e le presenta il suo compagno. Nel 2018 è online la campagna digital Ci pensa 4 Salti: protagonisti dei video alcuni giovani sfortunati che scoprono le difficoltà di reperire gli ingredienti più buoni e più freschi e come i 4 Salti in Padella permettono di portare in tavola senza sforzo piatti gustosi, genuini e con ingredienti di qualità.
Al centro dell’ultima campagna, invece, due scorci di vita quotidiana: quattro amici in un’asta al fantacalcio e colleghe di ufficio intente a postare selfie sui social. Il tempo vola ma, al momento di mangiare, vengono in soccorso i 4 Salti in Padella, perché Ci sono cose importanti che hanno bisogno di tempo e altre che per fortuna non ti fanno aspettare.
DA “IL MEGLIO DEI CAMPI IN TAVOLA” CON IL MINESTRONE CUORE VERDE AL RUOLO DELL’AGRONOMO E L’IMPEGNO PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE: DA 60 ANNI I VEGETALI AL CENTRO
I vegetali sono da sempre al centro della produzione Findus: Piselli e Fagiolini, seguiti dal Minestrone, sono i primi prodotti ad arrivare sul mercato. I claim degli anni 60 puntano sulla freschezza dei prodotti come “Li aprite, belli freschi” o sul forte legame con il territorio “C’è ancora qualcuno che conosce il profumo della terra…”, utili per mettere in luce le proprietà degli alimenti surgelati.
Negli anni ‘80 la comunicazione dei vegetali punta sulla qualità del raccolto con claim come “Il meglio dei campi in tavola” per il Minestrone Cuore Verde, mentre all’inizio degli anni 2000 con la linea That’s Amore l’accento è sulla salubrità dei prodotti, con claim come “Quando è sano, il buono è ancora più buono”.
Negli ultimi anni, a raccontare i valori del marchio, sostenibilità e responsabilità sociale, arriva la figura dell’agronomo, che svolge un ruolo strategico di raccordo tra l’azienda e gli agricoltori, e riveste il ruolo di un “Capitano” in versione green. In tv e online l’agronomo mette al centro il lavoro svolto sui campi e, con progetti come Green Camp, punta a far conoscere ai più piccoli il mondo dell’agricoltura secondo Findus e condivide con loro l’amore per la natura, tecniche, curiosità e principi dell’agricoltura sostenibile.
Findus, azienda leader nel settore dei surgelati e parte del Gruppo Nomad Foods, compie 60 anni. Un traguardo importante per l’azienda simbolo dei surgelati in Italia, che celebra questo anniversario con una serie di iniziative speciali, tra cui il lancio del concorso “Findus 60 anni” – attivo dal 1° aprile – e del sito dedicato. Partecipando al concorso è possibile vincere subito uno dei 250 set di 6 piatti illustrati da Angelica Gerosa, dedicati ai prodotti, ai valori e ai personaggi che hanno fatto la storia del marchio Findus: I valori di Capitan Findus, L’Agricoltura Sostenibile, Carletto e i Sofficini Findus, I Bastoncini di Capitan Findus, L’Agronomo Findus, 4 Salti in Padella.
E per l’occasione, attraverso il sito dedicato www.findus60anni.it, i consumatori potranno anche viaggiare nel tempo e passare in rassegna, in compagnia del camaleonte Carletto, la storia dei prodotti “cult” votandoli come preferiti per aiutarlo a riportarli sulle tavole degli italiani. Tra questi: Cannelloni (anni ’60), Sofficini al Ragù (anni ’70), Pat Bon (anni ’80), Girole e Bastoncelli (anni ’90), Supplì e Crocchè (anni 2000), Waffle e Pancakes (anno 2010).
LA MECCANICA DEL CONCORSO
Partecipare al concorso è molto semplice: fino al 15/07/2022 basterà acquistare almeno due prodotti Findus, inserire i dati dello scontrino nella sezione dedicata del sito ufficiale del concorso Findus 60 anni e scoprire subito se si è vinto uno dei 250 set di 6 piatti illustrati da Angelica Gerosa, dedicati ai prodotti che hanno fatto la storia.
Info legali del Concorso – Regolamento
https://www.findus60anni.it/_common/pdf/regolamento.pdf
- Nome Concorso: Findus 60 Anni
- Periodo di Svolgimento: dal 01/04/2022 al 15/07/2022
- Numero premi: N° 250 Set composti da 6 piatti illustrati da Angelica Gerosa del valore stimato di Euro 105,00 Euro cad. IVA escl, per un totale stimato di Euro 26.250,00 IVA esc