“Nel mio mestiere dimenticare le proprie origini è un peccato mortale,
un gesto di superbia che preclude anche la possibilità di scoperte future”
Gennaro Esposito
La Campania, terra di eccellenze in campo agroalimentare conosciute in tutto il mondo, è stata una delle protagoniste di SOMMELIER COACH LIVE, l’evento che sì è appena svolto a San Marino, un’intensa experience di tre giorni che ogni anno celebra l’eccellenza a 360° attraverso numerose performance e la presenza di ospiti illustri.
A intervenire sul palco lo chef stellato Gennaro Esposito, che ha raccontato il suo percorso professionale e spiegato come avviene la concezione di un grande piatto, frutto di un mix di esperienze, lavoro, creatività, fantasia, sacrificio e profonda umiltà: «La passione non esiste senza il sacrificio» afferma Esposito.
Eccellenza della ristorazione nazionale e internazionale, Chef due stelle Michelin, uno dei cuochi più rappresentativi della cucina campana nonché noto volto tv italiano, con il suo ristorante La Torre del Saracino di Seiano, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per la cucina italiana. Una torre di avvistamento vecchia di 1300 anni, luogo dove il mare incontra la terra, dove la tradizione abbraccia l’innovazione, la cucina de La Torre del Saracino rispetta e valorizza il territorio al massimo, nascendo come frutto delle esperienze che lo Chef ha maturato durante i suoi viaggi e gli stage che hanno segnato la sua vita e la professione.
«Cosa mi ha ispirato nel mio percorso di ricerca della cucina mediterranea? In essa c’è tutto: sostenibilità, ambiente, etica, gusto. Per esempio, se mia madre mi faceva lo spaghetto con le zucchine non le friggeva, quindi c’era anche un concetto di salute. Era un piatto quotidiano, era buono, era sano. Oggi la salute è un elemento che bisogna mettere sempre più al centro, bisogna pensare in maniera più moderna in questo senso: non mortificare la creatività e soprattutto il gusto, ma essere sempre fedeli al concetto di sano. Un altro tema che mi sta molto caro è quello legato agli sprechi: per esempio, con le foglie esterne di una lattuga che normalmente si butterebbero si possono preparare diverse ricette e tantissime cose utili per la preparazione dei piatti: anche questo è sostenibilità. E soddisfazione. Vuoi mettere la soddisfazione di preparare un piatto buono partendo da un ingrediente come le foglie esterne di lattuga rispetto a un piatto preparato usando un ingrediente pregiato?» continua lo chef.
«E’ stato un onore per me ospitare sul palco di Sommelier Coach lo chef con il quale condivido le origini campane e la passione per questo territorio fatto di eccellenza sia nella cucina che nel settore vinicolo – afferma Gennaro Buono, uno dei founder di Sommelier Coach, campano doc, tra i 30 migliori sommelier del mondo – La Campania è un territorio straordinario per la qualità degli ingredienti e dei prodotti, e in questo evento abbiamo voluto celebrarlo nella sua totalità. Inoltre, sono felice di poter mostrare tutta la spontaneità, il divertimento e l’allegria che fanno parte del “dna campano” e che rendono il mio lavoro e il messaggio che voglio dare ancora più genuino e alla portata di tutti, anche quando si parla di vino»
Emozione, sensorialità, centralità della persona ma anche impegno, umiltà, sacrificio e amore per le materie prime hanno caratterizzato il percorso formativo di SOMMELIER COACH, che ha fatto dell’innovazione e spirito visionario – uniti ad un pizzico di follia – il fattore davvero differenziante e vincente di tutto il programma.
I tre interventi sono stati solo una piccola parte del fittissimo programma di SOMMELIER COACH LIVE, che si è svolto a San Marino il 10, 11, 12 settembre.
3 giorni di full immersion, quasi 200 partecipanti, oltre 30 ore in aula tra approfondimenti, incontri divertenti ed emozionanti ma anche momenti di spettacolo e meditazione, i nomi più illustri nel mondo dell’enogastronomia, le cantine più promettenti d’Italia, senza dimenticare i preziosi momenti dedicati alla formazione, leadership e crescita personale declinati però in versione “rock’n’roll” sulle note di Depeche Mode, Metallica, Jon Bon Jovi e Måneskin.
Nel ricco parterre di personalità d’eccellenza hanno preso parte all’evento personalità del calibro di Luigi Cremona, uno dei critici più stimati e temuti d’Italia, che ha fatto un interessante excursus sulla storia della critica enogastronomica e svelato tutti i segreti di questa vera e propria “arte” che ha il compito di decidere le sorti di chef e ristoranti. Si sono susseguiti sul palco tantissime altre personalità di spicco come il re dei cocktail del Principato di Monaco Giorgio Rocchino, dando spazio così anche ad un settore di grande fascino come quello della mixologia; Lorenzo Ferraboschi, massimo esperto al mondo in tema di Saké, che ha raccontato tutti i segreti di questa bevanda dalla popolarità in forte crescita; Luca Maffei, maestro profumiere di fama internazionale, che ha coinvolto la platea in un viaggio alla scoperta dell’universo olfattivo attraverso suggestivi esercizi di riconoscimento dei profumi, anche associati al vino. Per non parlare dei momenti divertenti come la performance di Gianluca Impastato, noto comico di Colorado Café, e momenti commoventi come l’intervento di Andrea Silvestrone, atleta paralimpico campione di weelchair tennis, che ha raccontato la sua esperienza di vita fatta di forza e coraggio.
A proposito di Sommelier Coach…
SOMMELIER COACH è il primo programma al mondo che abbina la formazione sul vino alla crescita personale, ideato e realizzato da Enrico Mazza – Sommelier ed esperto di Champagne a livello internazionale, Chevalier du Champagne, Maître Sabreur, stilista di moda e profondo conoscitore del mondo del lusso in tutte le sue sfaccettature – e Gennaro Buono – Sommelier professionista, Campione Italiano nel 2012 e tra i primi 30 migliori Sommelier del mondo; consulente per diverse attività alberghiere di lusso e per ristoranti stellati, coach e trainer nel mondo del vino.
23 paesi nel mondo, 1 libro bestseller, 5 programmi formativi, 120 video sessioni formative, 1 campus accademico, 3 attestati internazionali: questi i numeri di SOMMELIER COACH, un programma di studio altamente professionale, pensato e creato per chi non è un professionista o non ha mai approfondito prima d’ora questo argomento.
Per la prima volta al mondo è stata abbinata la Formazione sul vino alla Crescita Personale: un progetto frutto di anni di studio e di ricerca, affinati e testati su migliaia di Corsisti, alcuni dei quali oggi ricoprono ruoli di grande responsabilità: direttori di catene alberghiere di lusso, responsabili di food&beverage, chef sommelier e maitre di ristoranti stellati, wine blogger famosi.
Un programma che vede la sua massima espressione nel SENSORY CAMPUS: un percorso accademico sviluppato per chi vuole diventare un Sommelier Coach Senior Professionista, capace, credibile e autorevole. Il Campus, che ha la durata di 2 anni, è strutturato con lezioni online ed Experience in alcuni dei luoghi culto per il mondo del vino: Champagne, Langhe, Valpolicella, Val d’Orcia, Costiera Amalfitana. Tra i docenti ci sono eccellenze di assoluto valore, ed è un campus unisce la Formazione sul vino alla Crescita Personale, trattando materie come Comunicazione, PNL, Marketing Leadership, Raggiungimento degli Obiettivi, Autostima.