Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, lancia oggi l’undicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” e chiama gli italiani a partecipare ancora una volta al più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano, che dal 2003 ha raccolto 9,6 milioni di voti in favore di oltre 39.000 luoghi in più di 6.500 comuni: luoghi cari, da salvare dall’abbandono, dal degrado o dall’oblio, perché siano recuperati e valorizzati, conosciuti e frequentati. Dal 12 maggio al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi del cuore e spingere più persone possibile a votarli, perché quanti più voti avranno, tanto più potranno accedere al finanziamento messo a disposizione dal FAI grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo per un progetto di restauro e valorizzazione.
Attraverso “I Luoghi del Cuore” il FAI incoraggia e stimola ciascuno a fare la sua parte, e rende protagoniste le persone che i luoghi li abitano, li amano e possono salvarli, recuperandoli e trasformandoli in meglio, per il bene di tutti. In un momento di grande cambiamento per la crescita dell’Italia, imposto dalla transizione ecologica e favorito dal PNRR, il FAI offre ai cittadini la possibilità concreta di contribuire alla trasformazione a partire dai luoghi che sono patrimonio di storia, arte e natura del Paese, in cui le comunità locali si riconoscono e si identificano, e che potrebbero essere leve efficaci per lo sviluppo. Nell’ambito dell’iniziativa, FAI e Intesa Sanpaolo hanno finora sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni, e in molti casi è stata sufficiente la raccolta voti per innescare circoli virtuosi di azioni che hanno inaspettatamente e radicalmente cambiato le sorti di un territorio. Questa è la potenza, e la chiave del successo, de “I Luoghi del Cuore”: rendere possibile quel che sembrava impossibile con un semplice gesto alla portata di tutti, il voto, da esprimere con un click sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli di raccolta firme.
“È uno straordinario esercizio di democrazia” – dice il Presidente del FAI, Marco Magnifico -, “che dà potere ai singoli cittadini, chiamandoli alla partecipazione e richiamandoli alla responsabilità che tutti abbiamo, in quanto parte della Repubblica, nei confronti del patrimonio da tutelare e promuovere del nostro Paese, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione e in piena attuazione del principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 118”.
I luoghi più votati verranno premiati a fronte della presentazione di un progetto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione dei progetti di intervento in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che avranno ottenuto almeno 2.500 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di sostegno sulla base di specifici progetti d’azione.
Come nelle passate edizioni, anche in questa il FAI lancia una classifica speciale di luoghi, cui spetterà un premio speciale, il Premio Intesa Sanpaolo: “I Borghi e i loro luoghi”. Con questa iniziativa, che assegna al vincitore un massimo di 20.000 euro a fronte della presentazione di un progetto, la Fondazione vuole dare un contributo alla valorizzazione di quella parte dell’Italia interna – i luoghi del cuore che sono “nel cuore dell’Italia” – trascurata dallo sviluppo del passato, che soffre lo spopolamento e un conseguente degrado di territori e comunità, e che invece, anche grazie a nuove iniziative dello Stato, si configura oggi come un ambito di promettente sviluppo per il futuro. Rientreranno in questa classifica i piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti e i singoli luoghi votati che ne fanno parte, siano essi edifici, piazze, ponti, mura, porte urbiche, chiese, fontane, giardini.
Per partecipare al censimento ciascuno può votare tutti i luoghi che desidera oppure farsi parte ancora più attiva creando un comitato e mobilitandosi per raccogliere voti. Ad oggi, in dieci edizioni, sono oltre 1.500 i comitati spontanei di persone che si sono attivate in favore di un luogo. Alcuni comitati hanno già preso contatto con la Fondazione per prepararsi a raccogliere quanti più voti possibile; tra questi, ad esempio, ci sono gruppi di cittadini pronti ad attivarsi per il Villaggio operaio di Crespi d’Adda (BG), sito UNESCO bisognoso di alcuni interventi di recupero e di valorizzazione, per la Ferrovia Sulmona-Rieti, itinerario turistico ferroviario che attraversa l’Appennino centrale, per la splendida ma poco conosciuta Chiesa di San Francesco della Vigna a Venezia o per aree naturalistiche e archeologiche che necessitano di tutela e attenzione, come i basalti colonnari del Parco San Marco, in provincia di Vicenza, la Fascia olivata Assisi-Spoleto, paesaggio unico che non ha uguali in Umbria, e gli scavi di Halaesa Arconidea, vicino a Messina. A questi si aggiungono le diverse amministrazioni comunali che si stanno già mobilitando per sostenere alcuni dei loro monumenti identitari, come nel caso dei Castelli di Lagnasco (CN).
L’unione fa la forza, e la forza di questa iniziativa sta proprio nella mobilitazione di tanti: cittadini riuniti in comitati, comunità vere e proprie, ma anche istituzioni ed enti locali che trovano ne “I Luoghi del Cuore” uno strumento concreto ed efficace, capace di incidere sui territori dando un’insperata risonanza a piccole buone cause, talvolta senza speranza, e innescando collaborazioni che generano ulteriori positivi risultati: in diversi casi, ad esempio, lo stanziamento di fondi aggiuntivi rispetto a quelli resi disponibili da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto, o l’attrazione di risorse economiche richiamate dalla visibilità ottenuta grazie al censimento. “I Luoghi del Cuore” rappresenta dunque anche un invito alla responsabilità, dei cittadini tanto quanto degli enti proprietari, perché è solo con l’attivazione di una pluralità di soggetti che si realizza quel processo virtuoso di coinvolgimento e di partecipazione collettiva che costituisce il miglior viatico, se non la migliore garanzia, per l’avvio di successivi percorsi di recupero e di rilancio.
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.
“I Luoghi del Cuore non potrebbero che nascere in Italia, il Paese dell’arte e della bellezza. Il fulcro del progetto rimane la salvaguardia del patrimonio artistico, architettonico e naturalistico italiano, uno dei grandi impegni di Intesa Sanpaolo, che oltre ad essere una grande Banca è diventato negli anni un primario operatore culturale del Paese. Non c’è benessere senza cultura. La crisi causata dal conflitto in Ucraina ci insegna che occorre accelerare nella transizione verso le fonti rinnovabili e verso l’autonomia energetica. Il rispetto per l’ambiente, con la consapevolezza che le sue risorse non sono infinite, è uno dei campi di attività del FAI, che lo porta fin nel nome. Anche per questa sintonia, Intesa Sanpaolo lo sostiene con tanta convinzione”, ha commentato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL CENSIMENTO
dal 12 maggio al 15 dicembre 2022
- Sito www.iluoghidelcuore.it
- Con moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni luogo del cuore, scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it
Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.
Anche in occasione dell’XI edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del Censimento 2022 anche grazie alla collaborazione di Rai per il Sociale.
I “luoghi del cuore” dei testimonial del censimento 2022
MARCO MAGNIFICO
Lucignano (AR)
Non solo l’Italia delle grandi città d’arte ma l’Italia dei mille e mille piccoli meravigliosi comuni che costellano il nostro meraviglioso Paese e che ne costituiscono il tessuto connettivo. Il mio luogo del cuore è per l’appunto un borgo, Lucignano, in provincia di Arezzo, che domina da una collina la Val di Chiana. È celebre per la sua pianta perfettamente ellittica, una strada che fa tutto il giro del paese, e per i suoi straordinari monumenti: ad esempio, il Palazzo Comunale con lo stupendo salone affrescato da Ademollo, un grande pittore neoclassico milanese e, nel museo al piano terreno, lo stupendo reliquiario senese della prima metà del Quattrocento, un grande albero d’oro con i pendagli di corallo; oppure la Chiesa di San Francesco con un Trionfo della morte dei primi anni del Quattrocento, dove la morte, vestita di grigio con i capelli bianchi, il cavallo nero e un’enorme falce, taglia la testa a buoni e cattivi. Ancora, lì di fianco, l’Oratorio della Confraternita della Misericordia, che ha molto bisogno di restauro con un’Annunciazione stupenda dei Della Robbia, due grandi statue di terracotta invetriata bianche, e la Grande Collegiata. Fuori dalle mura del paese, che sono quasi integre, la stupenda Chiesa del Vasari, Santa Maria della Querce, che domina quel paesaggio intatto e, dentro le mura, i forni del pane squisito toscano e i macellai che vendono le bistecche di chianina. È la grande Italia dei borghi che ha bisogno di turismo e di vita. Votate il vostro luogo del cuore, votate un paese che vi sta a cuore e che ha bisogno della vostra, della nostra segnalazione per guardare serenamente al futuro.
ALESSIO BONI
Anfiteatro Flavio, Pozzuoli (NA)
Quest’anno, girando con il mio Don Chisciotte in tournée teatrale, sono stato da amici a Pozzuoli e ho scoperto l’Anfiteatro Flavio. Uno spettacolo della natura, un luogo meraviglioso che “trasuda” cultura e tramanda la storia del passato. Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con il suo direttore Fabio Pagano, e la Soprintendenza si stanno impegnando moltissimo a favore dell’anfiteatro, il quale ha subito parecchie vicissitudini tra cui un incendio. Tuttavia, io vorrei segnalarlo al censimento I Luoghi del Cuore perché, grazie al FAI, potrebbe diventare un fiore all’occhiello, attrarre turisti da tutto il mondo e ospitare spettacoli e tragedie greche come a Siracusa, a Taormina o a Epidauro. Potrebbe persino accogliere un festival e diventare un punto di riferimento della cultura e dell’arte nel Sud Italia. Ho avuto la fortuna di ammirarlo all’interno e ne sono stato colpito in maniera davvero particolare. Questo è il mio luogo del cuore: voi scegliete il vostro partecipando al censimento del FAI dal 12 maggio al 15 dicembre!
ALICE ARCURI
Boccadasse (GE)
In una giornata un po’ uggiosa penso al mio luogo del cuore e lo presento. È Boccadasse, un borgo di pescatori rimasto intatto a Genova, la città da cui provengo. È un posto magico, dove si viene in tutte le fasi della vita: da piccoli per il gelato, da adolescenti per i primi appuntamenti sugli scogli, da adulti ci si portano i bambini o si viene a prendere l’aperitivo. Boccadasse custodisce un angolino speciale, una piazzetta, che ha sempre mantenuto la sua essenza selvatica, autentica e in un certo senso molto poco preparata al turismo. Vi invito a fare come me e a partecipare al censimento del FAI andando sul sito www.iluoghidelcuore.it!
AMADEUS
Sferracavallo (PA)
C’è una località che mi sta a cuore in maniera particolare: è Sferracavallo, Sferracaddù in siciliano. Un posto di mare, sul litorale di Palermo, dove negli anni ‘70 durante la mia infanzia trascorrevo le vacanze insieme ai miei genitori, di origine palermitana. Lì ho passato veramente tantissimi anni. Lo ricordo come un luogo bello, allegro, mi piacerebbe tornarci. Non vado a Sferracavallo da almeno quarant’anni…mi auguro che questo luogo si sia sviluppato, ma spero anche che abbia mantenuto le tradizioni, il calore, il folklore e lo spirito genuino che io ricordo quando, poco più che bambino, mi recavo a Sferracavallo per passare l’estate. Ricordo, inoltre, che si mangiava benissimo il pesce! Un abbraccio agli amici di Sferracavallo, un saluto al FAI e invito tutti a votare il proprio luogo del cuore!
AMANDA SANDRELLI
Viareggio (LU)
Il mio luogo del cuore è Viareggio, Viareggio tutta! È la città dove è nata mia madre, è la città dove ho passato l’infanzia ed è una città che in questo momento non ha un teatro vero e proprio. Il Politeama, che era uno spazio meraviglioso, è chiuso e mi piacerebbe tanto che potesse riaprire. E anche la pineta! Ci sono tanti posti, tra questi anche un luogo storico che si chiamava il “Pino sul Tetto”, dove c’era una pista di pattinaggio dalla prima metà del Novecento, e che sta andando in malora. Insomma, mi piacerebbe che il FAI si prendesse cura di Viareggio, della sua pineta, del suo teatro e di tutto quello che rappresenta.
BENEDETTA RINALDI
Chiesa della Santa Croce, Pizzoli (AQ)
Non si può amare ciò che non si conosce e il FAI in questo dà una lezione di civiltà incredibile perché sprona tutti noi a conoscere meglio l’Italia, il paese in cui viviamo e che è ricco di meraviglie, spesso nascoste. Per far conoscere queste bellezze poco note dovremmo tutti partecipare al censimento I Luoghi del Cuore! Io sosterrò una piccola chiesetta che si trova a Pizzoli, in provincia dell’Aquila, il paese natale della mia famiglia. È la Chiesa della Santa Croce. La Via crucis è un luogo meraviglioso, immerso in una pineta molto profumata, rimasta come nel passato. La chiesetta no, la chiesetta è rovinata: è stata usurata dal tempo e anche un po’ dall’inciviltà delle persone, per cui riproporrò nell’edizione 2022 del censimento questo piccolo gioiello abruzzese, come ce ne sono tanti nella regione e non solo. Invito tutti a votare su www.iluoghidelcuore.it la vostra bellezza preferita. Il merito? Valorizzare e salvaguardare il bello che c’è nel nostro Paese!
BEPPE CONVERTINI
San Vito, Polignano a Mare (BA)
Viaggio tutte le domeniche con Linea Verde, su Rai Uno, e grazie al mio lavoro ho scoperto tantissimi borghi incantevoli nella nostra splendida Italia, ciascuno con le sue tradizioni, usi, costumi, le eccellenze enogastronomiche, le bellezze artistiche, storiche e culturali. In occasione dell’undicesima edizione del censimento I Luoghi del Cuore ho scelto di segnalarne uno dei miei preferiti: San Vito, un piccolo borgo con meno di 100 abitanti a due passi da Polignano, in provincia di Bari, nella mia amata Puglia.
BIANCA NAPPI
Isola di San Nicola nell’arcipelago delle Tremiti
Quest’anno il mio luogo del cuore è l’isola di San Nicola che fa parte dell’arcipelago delle Tremiti. Qui c’è un’abbazia che risale all’anno Mille, un posto incredibile dal punto di vista artistico e naturalistico. Invito tutti a votare il proprio luogo del cuore su www.iluoghidelcuore.it per aiutare il FAI a far conoscere, valorizzare e proteggere l’incredibile patrimonio del nostro Paese!
MAURIZIO DE GIOVANNI
Villa Floridiana, Napoli
Il mio luogo del cuore è nel mio quartiere, nella mia città: Villa Floridiana al Vomero. È una dimora con attorno un bosco incantato da cui si vede Napoli, un parco straordinario nato perché un re innamorato volle fare un regalo alla sua amante. Al centro di una zona caotica, dona un respiro verde, di serenità e di gioia, dove i bambini possono respirare e giocare, dove si può passeggiare immaginando di essere altrove, in un’altra epoca. È molto importante ed è bellissimo avere un luogo del cuore. Poterlo eleggere e segnalare è un regalo che il FAI ci fa. Votate il vostro luogo del cuore e sarete felici di averlo fatto!
FRANCESCA CAVALLIN
Teatro cinema Astra, Bassano del Grappa (VI)
Ho scelto di segnalare come mio luogo del cuore il teatro cinema Astra, nella mia Bassano del Grappa. La sua costruzione venne finanziata da alcuni nobili bassanesi a inizio dell’Ottocento. Era un bellissimo teatro all’italiana, molto amato dai cittadini e ispirato ai teatri veneziani, dove si sono esibiti importanti artisti e rappresentanti della lirica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale ne venne in parte cambiata la destinazione d’uso perché venne reso anche sala cinematografica: il suo aspetto cambiò radicalmente, ma rimase comunque un luogo molto importante per la comunità. Per me lo è stato in modo particolare perché qui ho scoperto la magia del teatro e di questo lavoro, che poi è diventato il mio. Ricordo che avevo l’abbonamento mensile alla rappresentazione teatrale, cui partecipavo con mia madre, e ricordo che fu il primo luogo in cui io mi esibii come presentatrice dello spettacolo della scuola del mio liceo a Bassano. Dal 2009 l’Astra è chiuso; l’anno scorso parte del tetto è crollata. Faccio appello, dunque, affinché questo teatro torni ad avere la sua funzione di aggregazione civile, di cittadinanza, di consapevolezza civica e di condivisione culturale. Se avete anche voi i vostri luoghi del cuore da far conoscere e su cui porre l’attenzione, segnalateli su www.iluoghidelcuore.it!
MARIO TOZZI
Orto sul Colle dell’Infinito, Recanati (MC)
Il mio luogo del cuore è l’Orto sul Colle dell’Infinito di Leopardi a Recanati, Bene del FAI nelle Marche. Di primo acchito potrebbe sembrare un semplice giardino cintato ma è un luogo così fortemente evocativo da regalare a chi lo visita la stessa prospettiva del Poeta. È incredibile come, anche in presenza di altra gente, ci si riesca a perdere con lo sguardo, riflettendo sull’Infinito e sui temi filosofici cari a Leopardi. Trovo che sia un luogo che rappresenta pienamente lo spirito del FAI e della cultura italiana. Ci torno sempre volentieri perché offre un’occasione di raccoglimento e allo tesso tempo un’apertura al mondo e alla natura. Lì, anche se non l’ha eretta, la cogli.
MIA CERAN
Santo Stefano di Sessanio, L’Aquila
Uno dei borghi italiani che più mi è rimasto nel cuore è Santo Stefano di Sessanio in provincia dell’Aquila, un piccolo borgo che ha vissuto alterne fortune e conosciuto per essere stato base operativa della Signoria di Firenze per un certo periodo fino alla caduta nell’oblio. Quando anni fa alcuni cittadini decisero di ristrutturarlo, un investitore acquistò buona parte del borgo rendendolo un albergo diffuso. Una storia meravigliosa che mostra come i singoli possano fare la differenza nella riscoperta e valorizzazione dei borghi. Non soltanto il paese è bellissimo ma anche la natura che lo circonda – la zona di Campo Imperatore, Rocca Calascio, il Parco nazionale d’Abruzzo – sono per me luoghi indimenticabili.
PAOLA SALUZZI
Roma
Il mio luogo del cuore è Roma, la Roma che vedi arrivando al Gianicolo, alla Fontana Paolina poco prima di raggiungere il monumento a Garibaldi, e che ogni volta che la guardi ti innamori… ti innamori e dici “per sempre”, perché Roma è Roma, e un luogo del cuore più di Roma per me non c’è. Voi scegliete il vostro su www.iluoghidelcuore.it insieme al nostro Fondo per l’Ambiente Italiano, ma io dico Roma, Gianicolo, Garibaldi.
PINO STRABIOLI
Duomo di Orvieto (TR)
È difficilissimo per me scegliere un luogo del cuore. Penso a una mattinata di sole anche se è ancora freddo, c’è un cielo bellissimo e sono in piazza del Duomo a Orvieto. Non ha certo bisogno di me questa meraviglia dell’arte del mondo, ma ne ho bisogno io. Ne ho avuto bisogno e lo devo ringraziare perché grazie a esso ho scoperto l’importanza della storia, della memoria, della fatica, della bellezza e dell’arte. Mi ha accompagnato in tutta la giovinezza, sono cresciuto in questa città, e ogni mattina quando vi passavo davanti era come se mi parlasse, perché cambia a seconda delle ore del giorno. Perciò questo è il mio luogo del cuore, anche se ce ne sarebbero molti altri… Sosteniamo, visitiamo, aiutiamo questa bellissima iniziativa votando su www.iluoghidelcuore.it.
ROBERTA AMMENDOLA
Teatro San Carlo, Napoli
Oltre alle tante bellezze della capitale che mi ha accolta e adottata, anch’io ho un posto speciale, un luogo del cuore da salvaguardare, preservare e vivere ogni giorno, ed è il Teatro San Carlo di Napoli, la mia Napoli, la città dove tutto è partito. Costruito nel 1737 per celebrare il Regno di Napoli tornato autonomo, il San Carlo è un simbolo di rinascita, un monito a ripartire dalla cultura, dalla bellezza. Quella bellezza che deve essere curata, custodita, protetta, così come fa il FAI fa ogni giorno con passione, cure e tante iniziative. A questo proposito si riparte con l’undicesima edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento dedicato alla valorizzazione dei borghi e dei territori. Se volete partecipare basta collegarsi al sito www.iluoghidelcuore.it: i luoghi del cuore vi dicono grazie e vi diciamo grazie anche noi!
SEBASTIANO SOMMA
Villa Floridiana, Napoli
Il mio luogo del cuore è Villa Floridiana di Napoli, città in cui ho vissuto una buona parte della mia adolescenza e dove con una compagnia di amici abbiamo condiviso molti momenti straordinari. Questo parco dà ossigeno a tutta la zona del Vomero e affaccia sul bellissimo Golfo di Napoli, ma il suo valore affettivo è per me legato soprattutto ai ricordi dell’adolescenza.
MAURO CORUZZI
Lerici (SP) e il suo Castello
Il mio luogo del cuore è Lerici, nel Parco delle Cinque Terre, e in particolare il Castello, per me legato a un dolce ricordo. Fu il primo luogo dove andai in vacanza alla fine delle scuole medie con mia sorella. Lei allora già usciva, andava a ballare, e mi ricordo Notti di Ferragosto di Gianni Morandi come la canzone del momento. In quel Castello stavano girando un film con Britt Ekland, la moglie di Rod Stewart; io ero molto piccolo ma trovai il coraggio per avvicinarla e chiederle un autografo. Ed ecco che il FAI invita tutti a suggerire e rendere pubblico un luogo del cuore, che al pari del mio sia caro per qualche motivo.
SABRINA PARAVICINI
Trabocco Turchino, San Vito Chietino (CH)
Il mio luogo del cuore l’ho scoperto l’anno scorso in Abruzzo, sulla Costa dei Trabocchi, dove ho visitato il Trabocco Turchino che è già luogo del cuore FAI. Lì vicino, a Ortona, c’è una spiaggia che si estende per 2 km verso nord, fatta di dune con un mare cristallino incontaminato che la lambisce; qui nidifica il fratino, una specie protetta molto rara e troviamo una altrettanto rara specie vegetale, ovvero il Giglio di mare, che cresce proprio in mezzo alle dune. Invito tutti a partecipare al censimento votando il proprio luogo del cuore sul sito www.iluoghidelcuore.it.
IAIA FORTE
Casamicciola (NA)
Quest’anno per I Luoghi del Cuore del FAI vorrei segnalare Casamicciola, un borgo dell’isola di Ischia che fu colpita dal terremoto e su cui mi piacerebbe si ponesse l’attenzione. Da grande appassionata del FAI, invito tutti i cittadini ad aderire all’iniziativa votando i luoghi del cuore.
ANTONELLO FASSARI
Palazzolo Acreide (SR)
Il luogo del cuore che ho scelto quest’anno è un piccolo paese nel Sud della Sicilia che si chiama Palazzolo Acreide. È un paesino barocco tra Siracusa e Ragusa, ed è un luogo pieno di storia. A Palazzolo Acreide si trova un bellissimo anfiteatro greco funzionante molto piccolo, un teatro greco in formato “bonsai” ma molto affascinante e suggestivo. È un paese allegro, divertente, famoso per i suoi ristoranti e per i suoi cuochi che poi da lì partono per andare a lavorare in tutte le parti del mondo.
GLORIA AURA BORTOLINI
Monesteroli (SP)
Il mio luogo del cuore è Monesteroli, un piccolissimo borgo nel Parco delle Cinque Terre, patrimonio dell’UNESCO. È il mio luogo del cuore perché si trova in una posizione incredibilmente scenografica dove regna il silenzio assoluto, rotto solo dal rumore del vento e delle onde. È un luogo che mi ha sempre regalato fortissime emozioni per un’amante del mare della natura come me. Invito tutti a votare il proprio luogo del cuore.
MICHELLE HUNZIKER
Varigotti (SV)
Il mio luogo del cuore è Varigotti, un piccolo antico borgo saraceno che mi ha fatto veramente sognare. Qui ho sempre portato Aurora da bambina: lei giocava a piedi nudi sempre in grande sicurezza e poteva divertirsi con gli amici. Era proprio il nostro luogo del cuore, lo è ancora e lo sarà per sempre, perché qui ho vissuto esperienze bellissime. Votate anche voi il vostro luogo del cuore su www.iluoghidelcuore.it. Evviva il FAI, che è una cosa bellissima! Dobbiamo proteggere il nostro patrimonio artistico, naturalistico e culturale: lo dico da svizzera che ama guardare l’Italia con gli occhi di una straniera.
ANTONIO SCURATI
Complesso di San Francesco della Vigna, Venezia
La prossima volta che andate a Venezia inoltratevi nel sestiere di Castello verso nord, uno dei più popolari e dei meno battuti dal turismo; vi scoprirete il meraviglioso complesso di San Francesco della Vigna, una chiesa stupefacente con facciata di Palladio, interni di Sansovino, opere di Tintoretto, Bellini, Veronese. Visitatela, beatevi della sua bellezza, visitate i chiostri del convento dei frati francescani, la preziosa biblioteca che contiene la prima edizione a stampa europea del Corano, le bibbie tascabili di Aldo Manuzio. E poi costeggiate il complesso fino ad arrivare alle sue spalle. Guardate sulla sinistra, in fondo ad una calle vedrete una porticina di legno antico su un muro di recinzione. Entrate. Oltre quella porticina, vi sorprenderà in mezzo ai palazzi, alle calli strette dietro l’abside della Chiesa, sotto il campanile, davanti alla Cappella di San Marco, un patronato – noi a Venezia lo chiamiamo così – un oratorio, un grande campo, giochi per bambini. Ecco, lì sono cresciute generazioni di bambini e di ragazzi veneziani sotto lo sguardo benevolo e attento dei frati francescani, me compreso. Se siete davvero fortunati, rientrando all’interno degli edifici troverete un’altra porticina di legno antico: oltre quella porta incredibile, tra le pietre antiche e le acque salmastre della laguna, una vigna. Una vigna che ha 800 anni. Il complesso si chiama San Francesco della Vigna perché la storia narra che 800 anni fa, nel XIII secolo, un nobile veneziano donò questa grande vigna ai Francescani dopo il passaggio a Venezia del Santo. Quella vigna segreta e solitaria si apre sulla laguna da 800 anni con i suoi pampini che si protendono verso il cimitero di San Michele. Questo luogo di pace e di meditazione, nel mezzo di una Venezia ormai frastornata dalla canea e dal caos dei turisti, oggi è a rischio. I frati, legatissimi alla popolazione locale, sono rimasti in cinque. La biblioteca non ha più fondi. La Chiesa è stata degradata: non è più parrocchia e soprattutto incombe la solita vorace speculazione dell’imprenditore che vuole trasformare questo luogo di spiritualità nell’ennesimo albergo. Non lasciamoglielo fare! Votate San Francesco della Vigna come vostro luogo del cuore.
GERRY SCOTTI
Oltrepò Pavese
Il primo luogo di cui mi sono innamorato è quello delle prime gite con i miei genitori e i nonni, ed essendo io nato nella “bassa”, le più belle e sorprendenti che ricordi sono state nell’Oltrepò Pavese. Amo i suoi borghi, gli eremi, per non parlare delle specialità enogastronomiche. Inoltre, per gli appassionati di sport ed escursioni, vi si può percorrere una greenway che si snoda da Voghera fino a Varzi, 33 km lungo un’antica ferrovia che collegava le due località lungo la Valle Staffora. Tutto il percorso corre lungo il torrente, e al termine Varzi offrirà un buon motivo per concedersi una fetta di salame e un bel bicchiere di vino. È un tratto un po’ in salita, ma adesso affittano anche le biciclette elettriche. E tra maggio e giugno in Oltrepò si possono ammirare i campi di lavanda più belli d’Europa… Sì, persino più belli di quelli della Camargue!
BARBARA GALLAVOTTI
Giardino degli Aranci, Roma – Lungo Po Machiavelli, Torino
Ho due luoghi del cuore. Il primo è il Giardino degli Aranci a Roma, sulla sommità dell’Aventino, raggiungibile lungo vie silenziose e profumate di glicine. A seconda della strada che si sceglie si passa accanto ad antichi conventi e basiliche, mentre al suo ingresso si trova una fontana ornata con un mascherone del tardo Cinquecento; all’interno, una terrazza a strapiombo sul Lungotevere affaccia su buona parte della Roma storica: il Pantheon, San Pietro, Villa Medici. La cosa più bella però è sedersi sotto gli aranci e godere del fatto di essere a Roma. Il secondo luogo del cuore è un preciso punto del Lungo Po Machiavelli a Torino, da cui sulla destra si scorge la Gran Madre con il ponte che la unisce a Piazza Vittorio – e se è una giornata tersa si vedono le montagne innevate -; a sinistra la collina di Superga con la Basilica. Quando ero piccola mi capitava spesso di osservare la città da questo luogo ed era bellissima specie di notte, illuminata. Poi, siccome sull’altra sponda all’epoca si trovava lo zoo, sempre di notte si sentivano i barriti degli elefanti e i ruggiti dei leoni: per questo Torino è per me una città stretta ai suoi gioielli ma anche curiosa verso i luoghi lontani.
“I Luoghi del Cuore”, ovvero il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, è una delle grandi campagne nazionali del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, che si articola su un ciclo biennale. Nata nel 2003, la campagna alterna la fase di censimento (che si tiene negli anni pari) a quella in cui viene pubblicato il bando per dare sostegno una selezione di progetti presentati dai territori (anni dispari) a favore di alcuni dei luoghi più votati in occasione delle diverse edizioni, con l’erogazione di contributi messi a disposizione da Intesa Sanpaolo, dal 2004 partner dell’iniziativa.
Nel corso delle 10 edizioni finora concluse, il censimento “I Luoghi del Cuore” ha raccolto oltre 9.600.000 voti – di cui 2.353.932 milioni nell’edizione 2020, miglior risultato di sempre – e i luoghi segnalati dal 2003 a oggi sono più di 39.500: un numero straordinario di adesioni, una mobilitazione affettiva che ha coinvolto cittadini di ogni regione d’Italia. I luoghi votati, spesso beni in pericolo, estranei ai percorsi turistici più battuti e situati nelle aree interne del Paese, hanno come minimo comune denominatore il fatto di essere legati alle emozioni, alla vita e alla memoria di chi decide di segnalarli al FAI e solitamente rivestono un’importante valenza identitaria per le comunità che si attivano per sostenerli. I “luoghi del cuore” sono dunque un valore, anzi un vero e proprio capitale – culturale, ambientale, umano, sociale ed economico – che il FAI, attraverso questo straordinario strumento di democrazia diretta, aiuta a raccontare, a presentare alle Istituzioni come priorità di intervento e a salvare, grazie allo stanziamento di contributi e azioni concrete. Nell’ambito del censimento, infatti, FAI e Intesa Sanpaolo hanno finora finanziato 139 progetti di valorizzazione e restauro in 19 regioni, che in questi anni hanno agito come scintilla, favorendo la creazione di reti sui territori, trainando lo stanziamento di altri contributi e portando al riscatto di beni altrimenti destinati all’oblio, al degrado o addirittura alla scomparsa.
- 20 anni di progetto (dal 2003 al 2022);
- Nelle 10 edizioni del censimento finora concluse (1ª edizione nel 2003) oltre 9.600.000 voti raccolti,562 luoghi votati e più di 6.500 Comuni italiani interessati dalle votazioni (l’82,3% del totale);
- Nel 2020, in occasione della 10ª edizione del censimento, 353.932 voti raccolti, con 323 luoghi che hanno ottenuto più di 1.000 voti e 302 comitati attivati;
- + 9.627% crescita di voti dal 2003 al 2020 (da 24.200 della 1ª edizione a 353.932 della 10ª edizione del 2020);
- + 393% crescita dei luoghi votati dal 2003 al 2020 (da 8.024 della 1ª edizione a 562 della 10ª edizione del 2020);
- 139 progetti di recupero e valorizzazione in 19 regioni italiane sostenuti direttamente dal FAI e da Intesa Sanpaolo grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”.
L’undicesima edizione del censimento sarà attiva
dal 12 maggio al 15 dicembre 2022
Per maggiori informazioni: www.iluoghidelcuore.it