Il food delivery è ripartito in Campania e Just Eat cresce per sviluppare il business della ristorazione e offrire sempre più varietà.

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Just Eat, app leader per ordinare pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, in occasione delle disposizioni regionali che hanno permesso l’apertura delle consegne a domicilio in Campania dal 27 aprile, annuncia l’arrivo, proprio a Napoli, del nuovo servizio di delivery basato su una tecnologia proprietaria del Gruppo, già operativa a Londra, in Australia e in Canada, e  in alcune città italiane, che consente l’introduzione di un nuovo modello di business dell’app, più efficiente, veloce e in grado di creare nuove opportunità di lavoro, nonché una crescita dei ristoranti partner del food delivery.

A partire da questa settimana è infatti operativo in città il nuovo sistema di consegne con rider che operano in modo diretto con la piattaforma in qualità di lavoratori autonomi, e che potranno concorrere a sviluppare ulteriormente il business dei ristoranti supportando anche chi non fa consegne in autonomia con i propri fattorini. Just Eat passerà quindi, anche a Napoli dopo altre città in Italia, da un modello basato sulle consegne svolte dai ristoranti e da partner di logistica terzi, a un servizio di consegne in parte diretto, che sostituirà quello svolto con le società di logistica (chi lavorava con queste ultime potrà ovviamente registrarsi per consegnare con Just Eat) e che si integrerà alle consegne svolte in autonomia dai ristoranti. Il servizio con rider diretti, partito ieri, prevede inoltre opportunità di lavoro per oltre 150 rider in città, che potranno iniziare a consegnare con Just Eat, scegliendo quando e quanto lavorare.

 

“Crediamo che le consegne a domicilio possano rappresentare un servizio davvero importante, e in alcuni casi essenziale in questo momento di crisi, sia per il business della ristorazione, sia per i cittadini e siamo lieti e pronti di ripartire anche in Campania” spiega Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. “Da lunedì 27 aprile siamo infatti attivi con le consegne dirette in città, oltre a quelle già effettuate dai ristoranti in autonomia, e questo comporterà un miglioramento dei tempi di consegna anche fino al 25%, ma anche opportunità di lavoro grazie alla ricerca di oltre 150 rider in città. Vista la contingenza, svolgeremo tutto nel pieno rispetto delle normative e con la sicurezza come nostra priorità: guanti, mascherine e gel disinfettante per i rider e linee guida per i ristoranti, per tutelare la sicurezza e la protezione di tutti.”

 

Secondo gli ultimi dati raccolti da Just Eat, in Campania la crescita annuale dei ristoranti è pari al +25%, con circa 1.300 ristoranti nella regione, e la sola città di Napoli registra anno su anno +20%, con oltre 600 ristoranti attivi sulla piattaforma.

Numeri che fanno il pari con una richiesta di centinaia (oltre 500) nuovi ristoranti che si sono proposti per diventare partner dell’app e avviare le consegne a domicilio con il supporto del digitale. Un segnale che testimonia le intenzioni di sviluppo della ristorazione con il digital food delivery e un trend che rispecchia un cambio delle abitudini di consumo e di business destinato a persistere anche dopo questo momento di difficoltà, proprio come potenziale di grande sviluppo e digitalizzazione anche del mercato della ristorazione. Il nuovo servizio di delivery diretto, gestito quindi con un software proprietario e rider diretti, ha inoltre come obiettivo quello di migliorare il servizio e dare un supporto alla ristorazione in termini di volumi e di crescita, ma anche, per i clienti, la possibilità di seguire il percorso del rider dal ristorante fino alla consegna, oltre a una riduzione dei tempi di attesa del rider presso il ristorante, durante il pickup.

 

Nella terza edizione dell’Osservatorio annuale sul mercato del cibo a domicilio in Italia di Just Eat, Napoli si posiziona al secondo posto nella Penisola come città (fra le big) più in crescita per quantità di ordini dopo Trieste e con una tendenza dei gusti che virano decisamente su una cucina tradizionale italiana, che nel 2019 è cresciuta del +156%, ma che oltre sua maestà pizza permette di assaggiare ben oltre 40 tipi di cucine.

Ma non solo. Napoli è anche la quarta città che dopo Milano, Torino e Roma ha accolto e sviluppato il progetto Ristorante Solidale, l’iniziativa di Just Eat che dal 2016 si attiva per dare un supporto concreto alle persone in difficoltà e alle comunità di Caritas. Sono circa 15 i ristoranti in città coinvolti nel progetto che preparano piatti solidali, anche realizzati con eccedenze alimentari e ingredienti del giorno, e che con Just Eat vengono consegnati a comunità e mense segnalate da Caritas che ne hanno più bisogno.

Ad oggi a Napoli sono stati consegnati a domicilio oltre 1000 piatti anche grazie al sostegno dei napoletani che hanno donato piatti sospesi duranti il periodo di Natale, raddoppiati poi da Just Eat e dai ristoranti partecipanti.

 

“Continueremo a impegnarci a fronte dell’emergenza, – conclude Contini – per la tutela di tutti coloro che operano con il nostro business, dai ristoranti, ai rider, ai clienti finali, aggiornando costantemente attività e azioni, coerentemente con gli sviluppi governativi e con le necessità contingenti, anche unendo le forze con AssoDelivery e FIPE per mettere a fattor comune il benessere di tutti.”

 

Le consegne sono gestite in modalità CONTACTLESS, cioè mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro e senza contatti diretti. Per ricordare ai rider le misure precauzionali e le modalità di consegna è stata inoltre modificata l’app a loro dedicata e sono stati disabilitati i pagamenti in contanti per tutti i ristoranti che usufruiscono del servizio di consegna diretto con Just Eat.

Viene inoltre continuamente indicata la necessità di evitare assembramenti durante le attese, e in fase di pick-up presso i ristoranti, ove Just Eat sta anche provvedendo all’introduzione di materiale in store ed espositori dedicati che indicano le regole in fase di ritiro del cibo e l’obbligo di rispettare le distanze.

Indicazioni precise e dettagliate verranno fornite anche ai ristoranti che svolgono le consegne in autonomia con i propri fattorini, grazie a un documento di linee guida specifiche per l’attività di food delivery, realizzato insieme a Fipe e AssoDelivery. In particolare è stato posto l’accento sull’importanza della pulizia di tutte le attrezzature per le consegne, sulla chiusura dei sacchetti e contenitori e sulla condivisione delle norme con il proprio personale.

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