Un tavolo imperiale in boutique, tovaglia di fiandra e candelabri, un menu ricercato e grandi vini in abbinamento per un’insolita dinner experience. È In vetrina Pret à Manger il nuovo format che inaugura Wine&Thecity Winter e che nasce dall’incontro tra Match Eventi e Wine&Thecity: un percorso esclusivo che vuole unire per una sera moda, design, arte della tavola e il piacere della convivialità.
Il 2 dicembre, dalle ore 20.30, dieci boutique tra le più eleganti di Chiaia – da piazza dei Martiri a via Filangieri – accoglieranno nei loro spazi una cena in grande stile per pochi ospiti e solo su invito. L’idea è quella di offrire un’esperienza unica e memorabile, una sola serata dove tutto sarà curato nei dettagli: dall’allestimento al menu, all’abbinamento cibo vino.
Le griffe selezionate sono Dodo di Pomellato, Falconeri, Malìparmi, Mario Valentino, Michael Kors, Mont Blanc, Pedone Ottici, Russo Home, Tramontano, TwinSet.
Per ogni location un tavolo imperiale – da dieci a sedici posti – fiori, candele, alzate di cristallo, specchi, velluti, un sommelier Ais Delegazione di Napoli e dietro le quinte una brigata di cucina.
Altrettanto accurata la ricerca delle cantine, una per ogni boutique, con vere e proprie firme del vino italiano: la toscana Frescobaldi, la marchigiana Ciù Ciù, la siciliana Feudo Luparello, la laziale Casale del Giglio e, al suo debutto nella costellazione di Wine&Thecity, la salentina Schola Sarmenti di Nardò. Tra le campane saranno presenti Feudi di San Gregorio, Orneta, Fattoria Pagano, Quintodecimo, Villa Matilde Avallone, Salvatore Martusciello.
In ogni boutique gli esperti mixologist di Bar In Movimento prepareranno, in bar station allestite per l’occasione, drink classici e rivisitazioni contemporanee a base di spirits e ingredienti selezionati da Velier, storico distributore di spirits, da anni leader nel settore. La cocktail list spazierà dai grandi classici come elit® Martini e Gin (Hendrick’s)&Tonic a cocktail più innovativi che lasceranno spazio alla creatività dei bartender.
In vetrina pret à manger è un’idea di Federica Marchetti e Claudia Catapano, un progetto realizzato da Match Eventi e Wine&Thecity in collaborazione con Publi&Rolando e Dipunto studio.
Gli sponsor: Bar in Movimento e Velier, Fineco Bank, Optima Italia, Poerio 14, Galvanina, E. Formicola e Fish King
I vini di In vetrina Pret a manger
Undici aziende provenienti da sei regioni italiane: cantine storiche e più giovani realtà, grandi firme del vino e progetti vitivinicoli innovativi.
Dalla Campania
Fattoria Pagano
I vigneti di Fattoria Pagano si estendono su due terrazzamenti, a Casale di Carinola (CE) con un panorama da cui si intravede Ischia, Procida e il Golfo di Gaeta. Si alternano vigne di Piedirosso e Falanghina piantate nei primi anni 2000 accanto alle preesistenti vigne antiche che producono da oltre 70 anni varietà locali di uva a bacca bianca e bacca nera.
Feudi di San Gregorio
Nata nel 1986 nel cuore dell’Irpinia, Feudi di San Gregorio si è posta fin da subito l’intento di salvaguardare i vitigni del Sud Italia come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Un patrimonio dal valore inestimabile, non soltanto da proteggere ma anche da far conoscere al di fuori dei confini sia regionali sia italiani. L’azienda coniuga design ed eccellenza vinicola in ogni bottiglia.
Orneta
L’azienda agricola omonima sorge ad Orneta nel 2013, contrada arianese di grande valore paesaggistico, nell’Irpinia di confine. I vigneti, al centro delle denominazioni DOCG e DOC del territorio, e gli oliveti nelle località più vocate della zona, sono state scelte per la singola vocazione di quelle terre.
Quintodecimo
A Mirabella Eclano, nel cuore dell’areale della DOCG Taurasi, Quintodecimo è l’azienda del professor Luigi Moio e di sua moglie Laura. Produrre vini eccellenti, che siano purissima espressione dei crus di origine è la vocazione della cantina che nasce in mezzo ai filari di Aglianico, Fiano, Greco e Falanghina.
Salvatore Martusciello
Salvato Martusciello produce vini tutti a Denominazione di Origine Controllata. Definiti “di Persistenza” intesa come: persistenza della loro storia e dei Campi Flegrei, dell’Agro Aversano e della Penisola Sorrentina; persistenza sensoriale dei vini, che si fissano nella memoria di chi li apprezza, con personalità.
Villa Matilde Avallone
Il Falerno del Massico è il vino simbolo dell’azienda che da oltre mezzo secolo produce solo vini di qualità in Campania, nei territori a maggiore vocazione vitivinicola: dall’alto casertano al Sannio beneventano, all’Irpinia.
Dalle Marche
Ciù Ciù
Centocinquanta ettari di vigneti nel cuore delle colline picene, ad Offida: qui nasce l’azienda agricola Ciù Ciù. Dal 1970 produce vini con certificazione BIO dai vitigni autoctoni delle Marche: Passerina e Pecorino, Sangiovese, e da uve come Merlot, Barbera, Montepulciano, Pinot e Chardonnay.
Dalla Sicilia
Feudo Luparello
Feudo Luparello affonda le proprie radici nelle terre del sud Italia, nel territorio della Val di Noto in Sicilia. Dai vitigni Nero D’Avola, Syrah, Grillo, Viognier e Moscato nascono i vini di questa azienda che porta nel bicchiere le terre assolate di sicilia.
Dal Lazio
Casale del Giglio
Casale del Giglio, fondata nel 1967 nell’Agro Pontino, in provincia di Latina, circa 50 km a sud di Roma, è tra le realtà vitivinicole più dinamiche e interessanti del Lazio. Ha riconvertito a filare tutti i suoi 180 ettari di vigneto e ad introdurre nuove varietà caratterizzate dall’alto grado di interazione qualitativa con il territorio. L’attuale produzione dell’azienda offre una gamma di 23 prodotti.
Dalla Toscana
Marchesi Frescobaldi
Nessun’altra cantina italiana può vantare la storia, il prestigio, la visione dei Marchesi Frescobaldi. Una famiglia fiorentina dedita da trenta generazioni e da ben 700 anni alla produzione di grandi vini, con il costante obiettivo di essere il più prestigioso produttore toscano.
Dalla Puglia
Schola Sarmenti
Azienda di Nardò, nella provincia di Lecce, Schola Sarmenti preserva un’antica tecnica di allevamento, quella dell’alberello pugliese: una tecnica tanto difficile quanto preziosa. Fiano, Negroamaro, Primitivo i loro vitigni autoctoni.