Venerdì 10 settembre alle ore 12, al Maschio Angioino, alla presenza di Annamaria Palmieri, assessore all’Istruzione, alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli, è stata inaugurata la Mostra multimediale “La Congiura dei Baroni”.
La Mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e promossa con il contributo di Scabec S.p.A., è curata da Gianni Nappa e inserita nel palinsesto del progetto “Creator Vesevo in cammino tra le gemme UNESCO da Napoli a Pompei ”, finanziato con fondi a valere sul ‘POC Campania 2014/2020’.
“L’inaugurazione di questa mostra storica, che proseguirà fino a marzo 2022, rappresenta, per chi come me ha delega ad occuparsi di istruzione, cultura e turismo per la città di Napoli, un vero crocevia di grande valore simbolico – ha dichiarato l’assessore Annamaria Palmieri -. Una mostra dall’alto valore culturale allestita con supporti tecnologici che saprà attirare il pubblico delle scuole; una mostra in programma per un lungo tempo, quello necessario per programmare le visite dei turisti in un momento in cui il turismo sta rinascendo; una mostra fondamentale per i cittadini napoletani, che avranno occasione, nel museo civico della loro città, di approfondire capitoli importanti della nostra storia passata su cui si fonda il nostro presente. La location scelta, il Maschio Angioino, lega la sua storia ai Baroni, una storia suggestiva e ricca di leggende che grazie a questa mostra sarà svelata al turista ma anche al cittadino, un focus su un momento della storia napoletana, quello dell’intreccio dinastico angioino-aragonese, che fece di Napoli una delle più importanti capitali della cultura europea”.
La Mostra presenta, attraverso gli scritti degli studiosi Francesco Senatore ed Elisabetta Scarton e stralci di un manoscritto del ‘400 del Ferraiolo, illustrazioni e contenuti multimediali, un percorso di visita per studenti, turisti e per la collettività, di facile lettura, portando a conoscenza di un vasto pubblico la storia dei re Aragonesi e i tesori artistici e architettonici di Castel Nuovo e della città di Napoli che si legano all’avvenimento.