La rivisitazione in chiave mixology dello storico “cazzimbocchio” fa impazzire anche i napoletani.

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Napoli rende omaggio al solleone estivo col “cazzimbocchio”, una bevanda tradizionale corredata da sciroppi e pezzi di frutta a seconda dei propri gusti, radicata nella cultura campana già dagli inizi degli anni ’50, quando, prima della larga diffusione del frigo, nei chioschi degli acquafrescai si potevano scorgere sempre, tra canovacci di lino o di cotone, le famose stecche di ghiaccio. Dinanzi a questi chioschi, uomini con il fisico segnato dal traino dei carrettini sui quali erano sistemate le stecche, preparavano il rinfresco: erano di forma parallelepipeda, della lunghezza al massimo di un metro.
I carretti si fermavano dinanzi al chiosco e, avvolto in un sacco di iuta, c’era il ghiaccio da consegnare. Dapprima serviva a rinfrescare le bibite, ma dopo diventò utilissimo per dare vita appunto al “cazzimbocchio”. Lungo le spiagge vesuviane erano solite ritrovarsi folle di fanciulli che circondavano l’ambulante di turno, il quale grattava il ghiaccio con l’apposito attrezzo e non essendoci all’epoca il bicchiere monouso, depositava il tutto nel palmo dei bambini, versando infine lo sciroppo al gusto desiderato. Ancora oggi esiste qualcuno che tiene in vita la tanto buona e fresca “rattata” o “cazzimbocchio” che dir si voglia, fatta con quel semplice oggetto metallico simile ad una pialla, che conserva all’interno il ghiaccio grattato ma ora si versa tutto nel bicchiere monouso.

 

Ed è proprio tra le vie e le piazze di Napoli (Via Carlo Poerio, 13) e Sant’Anastasia (Piazza Trivio, 19) che in questi giorni il “cazzimbocchio” è diventato il trend dell’estate grazie alla realizzazione di un innovativo “street cocktail al cucchiaio”. Ma in che cosa consiste questo drink? La creativa ricetta prevede, come da tradizione, l’utilizzo di ghiaccio tritato arricchito da circa 3 ml di Hendrick’s gin e 6 ml di sciroppo a disposizione in tre varianti, ovvero limone, cetriolo e rosa. A livello di preparazione, inoltre, è importante mettere in risalto il fatto che il ghiaccio viene tritato grossolanamente e lasciato riposare per un breve lasso di tempo. Altro punto da ricordare: il “cazzimbocchio” va consumato in fretta perché, se si scioglie, perde tutta la sua unicità.

 

Il golfo di Napoli, però è solo una delle tante aree italiane in cui il “cazzimbocchio” conquisterà i cuori e i palati dei consumatori nel corso di quest’estate. Infatti, la bevanda è stata scelta come protagonista di “Unusually Refreshing Summer Tour” organizzato da Hendrick’s Gin, brand internazionale specializzato nella realizzazione del noto distillato. “Porteremo in Italia la freschezza necessaria per combattere il caldo estivo – afferma Solomiya, Brand Ambassador Italia di Hendrick’s Gin – La tradizionalità del “cazzimbocchio”, bevanda storica campana e soprattutto made in Italy, si sposa alla perfezione con il nostro gin. Realizzeremo tante ricette gustose e dissetanti per soddisfare i cuori e i palati degli appassionati dell’intero territorio nazionale durante un tour della durata di circa otto settimane. La ricetta del nostro personalissimo “cazzimbocchio”, come da tradizione, prevede l’utilizzo di ghiaccio tritato arricchito da circa 3 ml di Hendrick’s gin e 6 ml di sciroppo a disposizione in tre varianti, ovvero limone, cetriolo e rosa. In questo modo, le persone potranno evadere momentaneamente dalle città più calde per vivere la freschezza della Scozia, Paese di origine del nostro gin. In aggiunta al tour, abbiamo approfittato del periodo estivo anche per lanciare un nuovo cocktail: si tratta di «Hendrick’s & T», frutto dell’incontro tra il gin scozzese e il thè freddo che vengono miscelati con una foglia di menta e un pizzico di succo di lime, donando freschezza ed energia”.

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