Le Giornate Europee dell’Archeologia al Parco dei Campi Flegrei.

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Per il secondo anno l’associazione Gruppo archeologico dei Campi flegrei partecipa alle Giornate Europee dell’archeologica con i siti archeologici di Quarto con visite guidate gratuite.

Sabato 18 giugno dalle 16 alle 17 sarà possibile visitare la necropoli fescina (https://journees-archeologie.fr/fru-2302/c-2022/lg-it/Italia/fiche-initiative/13014/Necropoli-romana-Fescina),  mentre domenica 19 giugno alla stessa ora sarà possibile visitare la villa romana del torchio (https://journees-archeologie.fr/fru-2302/c-2022/lg-it/Italia/fiche-initiative/13070/Villa-romana-del-torchio).

La necropoli fescina si trova lungo il tracciato di uno dei diverticoli della via Campana, l’odierna via Brindisi. Fu scavata nel corso degli anni Settanta ed Ottanta del ‘900, quando era visibile solo il famoso mausoleo a cuspide, al tempo utilizzato come deposito di attrezzi agricoli. Si tratta di un’area sepolcrale recintata al cui interno si trovano alcuni monumenti funebri. Il mausoleo a cuspide, comunemente indicato come “Fescina”, è la struttura più antica del complesso. Essa si presenta in opera reticolata, si compone di un alto tamburo circolare sormontato da una guglia piramidale a pianta esagonale, copertura rara nella zona flegrea ma molto diffusa nel Mediterraneo orientale durante l’età ellenistica.

La villa è stata portata alla luce nel 2006 ed è una delle poche che si conserva nei Campi Flegrei. L’edificio presenta un impianto quadrangolare, preceduto da un cortile con porticato su pilastri. Sorta presumibilmente negli ultimi anni del II sec. a. C., la struttura presenta varie fasi costruttive e successive modifiche, che testimoniano una continuità di vita fino al IV-V sec. d. C. Il rinvenimento in alcuni ambienti della villa di un torcularium e di una cella vinaria, consente di ipotizzare che l’edificio fosse un centro di produzione di vino che aveva permesso ai proprietari di arricchirsi, ipotesi sostenuta dalla presenza di un consistente numero di monete rinvenute.

L’iniziativa culturale è patrocinata dal Comune di Quarto ed è autorizzata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli.

Per ulteriori informazioni contattare il 3888352036.

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