Osservatorio sostenibilità in cucina: Il 77% degli italiani fa attenzione alla stagionalità degli ingredienti ma al 66% capita ancora di buttare del cibo.

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Da sempre uno dei luoghi più amato dagli italiani, la cucina è l’ambiente della casa dove ogni giorno, milioni di italiani iniziano la propria giornata e dove chef (e aspiranti tali) si cimentano nella preparazione delle pietanze più disparate. Ma – messe da parte tazzine, pentole e scodelle – come si comportano gli italiani in cucina, quando si tratta di comportamenti virtuosi per non sprecare cibo e vivere in maniera più sostenibile?

A scattare una fotografia della consapevolezza degli italiani in cucina ci ha pensato un Osservatorio Social condotto da Al.ta Cucina, mediatech company e  community del food che porta nel mondo la cucina italiana con oltre 5 milioni di appassionati. Insieme a Pasta Garofalo, storico pastificio di Gragnano, Al.ta Cucina ha ottenuto ben oltre 96.768 risposte alle domande del questionario condotto su Instagram in occasione del progetto multicanale “Adesso Pasta!” – una campagna concepita proprio a partire da questa indagine interattiva su Instagram e Facebook per spingere le persone a riflettere su un tassello importante della quotidianità: il rapporto tra sostenibilità e fornelli.

E se la maggior parte degli utenti è informata sulla sostenibilità in cucina – con un 77% che predilige ingredienti di stagione e oltre il 60% che si affida a prodotti a km0 – resta il fatto che il 39% non abbia grande consapevolezza delle implicazioni che le scelte sostenibili comportano.

O meglio, se il 90% dei rispondenti dichiara che gli ingredienti stagionali sono sinonimo di una maggiore qualità e li preferirebbero nelle proprie diete, è anche vero che questi sembrano essere “cibo per pochi”, con un 51% che lamenta prezzi poco accessibili e di conseguenza una grande difficoltà nel seguire uno stile di vita sostenibile ma decisamente troppo caro.

L’Osservatorio Social Al.ta Cucina-Pasta Garofalo lascia così emergere che esistono ancora alcune problematiche da risolvere, in particolare legate alla reale messa in pratica dei comportamenti corretti per evitare gli sprechi alimentari, ma anche di quelli energetici.

Per quanto riguarda l’utilizzo degli elettrodomestici infatti, è emersa una particolare attenzione tanto che ben l’81% presta attenzione alla classe energetica dei propri elettrodomestici infatti è diffusa la consapevolezza che essere sostenibili in cucina aiuta la riduzione di emissioni di Co2 per l’87% degli intervistati. E ancora, nonostante il 74% degli utenti sia consapevole che si sprechi meno acqua utilizzando la lavastoviglie, il 51% delle persone lava ancora i piatti alla vecchia maniera, a mano.  Stupisce invece il fatto che nonostante il 50% degli utenti sappia che l’induzione è il tipo di “fornello” più sostenibile, l’80% ancora usa il piano a gas e solo l’8% quello a induzione.

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