Il brand Pasta di Gragnano IGP è patrimonio della nostra Città e un’amministrazione autorevole, seria e responsabile deve attivarsi in ogni sede per garantirne la giusta tutela. Tutela che a tutt’oggi latita pericolosamente.
Sugli scaffali di alcuni negozi di piccola e grande distribuzione, anche della nostra città, sono ben in vista pacchi di pasta venduti a prezzi che non possono in alcun modo essere compatibili con i livelli qualitativi della pasta di gragnano. Un danno all’immagine della pasta Igp e a tutta la città. E anche la scellerata scelta di abbattere i tempi di essiccazione non aiuta, anzi favorisce solo i grandi produttori a tutto discapito della qualità del prodotto. Per quanto riguarda, invece, l’illegittima modalità di registrazione del logo comunale andremo avanti fino a quando non sarà fatta chiarezza. Perché sia chiaro a tutti che ognuno è padrone in casa sua ma non può arrogarsi scelte che incidono sugli interessi generali della collettività, per amministrare i quali occorre un impegno politico-amministrativo diretto.
A questo va aggiunto che appare oramai indispensabile un più ampio monitoraggio sulla diffusione del brand Pasta di Gragnano Igp che, sottolineo, essere espressione del nostro territorio.
Per questo più volte ho spinto per l’istituzione di una Fondazione della città della pasta, organismo in grado di riparare alle inefficienze fin oggi registrate.