Far fiorire nelle nuove generazioni il seme dell’identità di un territorio unico al mondo ma anche quello di divulgare l’unicità del centro storico, che dopo anni di abbandoni, torna a nascere: è la finalità del progetto del Comune di Pozzuoli, ai nastri di partenza grazie anche alla collaborazione con l’Archivio di Stato di Napoli.
L’iniziativa ha preso il via ieri 31 gennaio e terminerà a maggio, con un convegno durante il quale sarà illustrato il lavoro svolto nei prossimi mesi.
Le scuole di ogni ordine e grado saranno chiamate a cercare documenti, tradizioni, foto di ciò che è stata la rocca millenaria, prima dell’evacuazione del 1970. Non solo, proprio gli studenti avranno la possibilità di ideare il pay off, lo slogan che sintetizzi che cosa è la rocca antica. Lo scopo dell’ente proprietario del bene è quello di preservare la memoria storica attraverso la conoscenza, ma anche di puntare al futuro in una partecipazione corale della popolazione: il Rione Terra è di tutti i puteolani, dovranno essere loro gli artefici del suo futuro e questo può accadere solo se si comprende quanto sia preziosa e determinante la memoria del borgo antico.
“Questa iniziativa ha per noi una valenza particolare – ha spiegato Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – perché affronta in maniera fattiva e concreta la promozione di un luogo straordinario, simbolo della città e soprattutto delle infinite possibilità di rinascita della nostra comunità. La stratificazione storica e architettonica perfettamente visibile al rione Terra ci dimostra l’importanza delle radici per la costruzione del nostro futuro. Il coinvolgimento dell’Archivio di Stato ci consentirà di riportare alla luce documenti inediti e sconosciuti alla maggior parte dei puteolani”.
“Visitare l’acropoli è un viaggio nel tempo e nella storia – ha aggiunto Filippo Monaco, assessore al turismo e alla cultura del comune di Pozzuoli – ecco perché il borgo sarà il motore di una nuova economia, di un turismo stanziale che fa della cultura il suo stendardo”. (ANSA).