Come riportato nei giorni scorsi dal sito Report Gourmet, alcune importanti dimissioni hanno smosso l’assetto dell‘AMPI – Associazione Maestri Pasticceri Italiani.
Il portale rende noto che Gino Fabbri ha dato le dimissioni dal suo ruolo di Presidente, così come Iginio Massari ha abbandonato la carica di Presidente onorario.
Li hanno seguiti nella decisione di prendere le distanze dall’Associazione alcuni importanti membri del consiglio direttivo: Davide Comaschi, Debora Massari, Fabrizio Galla, Alessandro Servida, Maurizio Vittorio Colenghi e Giovanni Tullio Cavalleri.
Si tratterebbe quindi di un momento di difficoltà per l’AMPI che ora proseguirà le sue attività ordinarie in vista di un “riassetto”.
La rottura, stando a quanto dichiarato da Gino Fabbri era inevitabile: Siamo giunti a un momento in Accademia nei confronti del quale si è preferito fare una scelta di direttivo dove non riuscivamo più a rispecchiarci, parlo di me, di Massari e degli altri membri del consiglio. E questo perché, a nostro parere, non vi erano più i presupposti per portare avanti l’Accademia nella sua essenza originaria. Una Academia fatta di professionisti della pasticceria italiana, dove potersi confrontare e dialogare di pasticceria ma senza politica di alcun genere. Tutti gli Accademici hanno sottoscritto un regolamento all’atto dell’iscrizione, uno statuto che ben chiarisce i fondamenti di questa realtà, da tutelare e promuovere”.
Sal De Riso guiderà l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani attraverso le nuove sfide di un mercato del tutto cambiato dopo la pandemia. Nuovi slanci imprenditoriali e creativi sono richiesti per adattarsi ai cambiamenti, e così il direttivo stesso cambia nel suo tessuto per provare a dare impulsi diversi al settore.
Un dialogo più serrato con aziende, manifestazioni fieristiche e realtà di settore, che nell’ultimo anno si sono ritrovate ad affrontare difficoltà mai conosciute prima, ha richiesto una riflessione difficile ma necessaria, che ha portato alla inevitabile rottura, come spesso accade quando si richiede una evoluzione troppo repentina.
Il nuovo direttivo vede, oltre alla presidenza di Sal De Riso, alla governance dell’Accademia due vicepresidenti, Paolo Sacchetti e Santi Palazzolo, e nel ruolo di tesoriere Stefano Zizzola.
I nuovi consiglieri:
Alessandro Dalmasso, Giuseppe Amato, Massimo Alverà, Denis Dianin, Salvatore Gabbiano, Andrea Urbani, Carlo Pozza e Sandro Ferretti.
“Fedeli allo statuto di fondazione – ha dichiarato il maestro De Riso alla stampa – il nostro obiettivo è promuovere e comunicare in modo efficace e strutturato le eccellenze della pasticceria italiana, rinnovare e rinnovarsi con nuova linfa, incentivare e supportare i giovani. Questo si può fare solo con mente aperta e spirito di collaborazione. Siamo pronti, insieme, a farlo”.
“Sono veramente dispiaciuto nel leggere certe dichiarazioni del Maestro Massari, di cui personalmente ho sempre avuto grande stima e rispetto – dice Sal De Riso. In quasi trent’anni l’Accademia ha formato un gruppo di grandi professionisti che si è impegnato per il bene dell’Ampi e della pasticceria Italiana. Dopo tanti anni di intensa collaborazione, ora, solo perché la maggioranza degli accademici, ha chiesto il rinnovo del consiglio direttivo, senza mai mettere in discussione il Presidente Fabbri e il Presidente onorario Iginio Massari, siamo diventati “ASINI”.
Mi viene da dire che il vecchio consiglio direttivo, insieme ai due Presidenti, non hanno retto a un grande segnale di democrazia, volontà assoluta della maggioranza. Sono state fatte le elezioni del nuovo consiglio direttivo, in modo corretto e trasparente, come da statuto. Elezioni, per la prima volta, con voto segreto, ed è venuta fuori la verità. La maggioranza ha votato liberamente e senza paura il nuovo consiglio direttivo.
Dopo la lettura degli undici nomi eletti, il Presidente Fabbri insieme a Massari, hanno dichiarato che dopo qualche giorno, avrebbero organizzato un incontro per iniziare una nuova collaborazione. Dopo più di dieci giorni di assoluto silenzio, con stupore e delusione, abbiamo appreso le dimissioni dei Presidenti e alcuni membri del vecchio consiglio direttivo.
Abbiamo cercato in tutti i modi un dialogo aperto, un confronto costruttivo per continuare in serenità la strada intrapresa.
Ma è stato impossibile…
Abbiamo telefonato a Fabbri e Massari che più volte ci hanno promesso quel famoso incontro mai avvenuto.
Un’associazione come l’AMPI non può essere gestita da poche persone, mai votate dall’assemblea, tutti i membri dell’Accademia hanno diritto di scegliere, di decidere, di votare il Presidente è il consiglio direttivo, in piena serenità. Molte cose positive sono state fatte dalla vecchia a presidenza, ma anche molte altre discutibili.
Massari ha dichiarato, che è “DELUSO , DA GIOCHI SPORCHI E TANTA INVIDIA “. Tutto questo mi rattrista e mi fa male al cuore.
Tutti indistintamente abbiamo sempre avuto grande rispetto per Fabbri e soprattutto per IL GRANDE IGINIO MASSARI.
Ma noi siamo qua, pronti a confrontarci anche pubblicamente, per rispondere serenamente alle dichiarazione.
Non sono mai stati fatti giochi sporchi, né abbiamo invidia di niente e di nessuno. Anche perché non abbiamo mai avuto l’opportunità di esprimerci e di dire la nostra.
Siamo disposti a una conferenza stampa aperta a tutti, per dimostrare con carte e messaggi, alla mano. Alcune dichiarazioni fatte dalla Presidenza inopportune e offensive.
Ma credetemi, non cerchiamo la guerra, vorremmo continuare il percorso intrapreso tanti anni fa e far luce, a tante situazioni poco chiare.
Sicuramente il Maestro Igino Massari farà un’altra associazione, ma questa notizia gira già da alcuni mesi , speriamo un giorno, al più presto possibile, di poterci rincontrare, abbracciare e confrontarci tutti insieme, come ai vecchi tempi”.