Giugno 2023 dà il via al progetto “Turismo Musicale a Napoli”, promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli con Butik, impresa sociale specializzata in Turismo Musicale, e il coordinamento dell’Ufficio Musica del Servizio Cultura del Comune. Un percorso a tappe che prevede la mappatura e l’ascolto del territorio, coinvolgendo operatori turistici e musicali della città, con l’obiettivo di affermare il ruolo di Napoli come Città della Musica e di porre le basi per la costruzione di una strategia di Turismo Musicale cittadina. Il progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo-Sala Giunta dall’assessore al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato; dall’avvocato Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco di Napoli per l’industria della musica e dell’audiovisivo; da Marisa Laurito, direttore artistico Teatro Trianon Viviani; e da Alessia Naldini, direttrice generale e co-founder di Butik.
«Il turismo musicale in una città come Napoli, che ha da sempre riservato alla musica e ai suoi interpreti una posizione di rilievo, è un segmento da non sottovalutare – dichiara l’assessore al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato –. Creare opportunità di viaggio in Italia e quindi a Napoli grazie alla musica, uno dei nostri grandi attrattori e veicolo di conoscenza anche all’estero, vuol dire promuovere, ma anche far scoprire e riscoprire luoghi più o meno noti. E per farlo occorre una proficua sinergia tra gli operatori del settore musicale e turistico, proprio come si propone di fare il Festival del Turismo Musicale, che prevede, accanto alle iniziative prettamente musicali, anche tavoli di confronto e di condivisione di buone pratiche tra le amministrazioni comunali italiane, workshop, tour reali e virtuali. Sono molto soddisfatta che Napoli ospiti questa edizione del Festival che si confermerà importante occasione di networking per meglio indirizzare i viaggiatori, orientare la domanda e perfezionare l’offerta turistica della nostra città, tenendo conto anche dei diversi target di pubblico. Perché il turismo è sempre più esperienziale e la musica di esperienze ne ha regalate e ne regala ancora tante, arricchendo sempre più lo storytelling di Napoli, legato al turismo musicale in questo caso, che piace così tanto ai visitatori di tutto il mondo».
Un fenomeno, quello del turismo musicale, che ogni anno vede circa 5 milioni di italiani viaggiare per scoprire luoghi e città grazie alla musica e che permette di attrarre un pubblico variegato e di qualità. Il turista musicale, infatti, non è interessato solo alle attività musicali, ma dimostra anche un elevato interesse a conoscere e approfondire la cultura della meta che sceglie, visitando i luoghi della cultura e partecipando a tour e visite guidate. I turisti musicali si rivolgono molto più ai tour operator, rappresentando quindi un’interessante opportunità anche per il turismo organizzato.
«La musica attrae e, se messa a sistema, crea inevitabilmente occasioni di sviluppo e sinergie di cui beneficiano, oltre agli addetti ai lavori, diversi comparti, anche e soprattutto quello turistico – dichiara Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco all’industria della musica e dell’audiovisivo –. Attraverso la musica si trasmette l’immagine della città a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo: nella nostra città, con Napoli Città della Musica stiamo realizzando numerose iniziative per valorizzare sempre più la città policentrica, capace di raccontare e raccontarsi attraverso la musica in tutti i suoi luoghi. Portare qui – per la prima volta in assoluto – un Festival del Turismo Musicale è un segnale di estrema concretezza e attenzione ed è senza dubbio un’occasione da sfruttare al massimo per promuovere i luoghi turistici attraverso gli operatori musicali provenienti da tutta Italia e valorizzare anche l’offerta musicale napoletana. Napoli è conosciuta da sempre per la sua musica attraverso i suoi interpreti di ieri e di oggi, ma fare rete e mettere a sistema il settore per valorizzarne in chiave imprenditoriale e turistica le potenzialità è uno dei principali compiti di Napoli città della musica».
Il percorso di “Turismo Musicale a Napoli” inizia il 29 giugno, con “I Comuni Musicali in Italia: Tavolo di Lavoro per la costruzione di una rete nazionale”, invitando in città 9 Comuni italiani identificati come portatori di buone pratiche sul Turismo Musicale: Bologna, Brescia, Busseto, Catania, Cremona, Melpignano, Pesaro, Torino, Verona. Un importante momento di confronto e condivisione tra Napoli e i Comuni ospiti, per la creazione di una rete tra le Amministrazioni locali che lavorano e investono sullo sviluppo di progettualità e politiche che vedono la musica come asset strategico di sviluppo territoriale. L’incontro, riservato agli addetti ai lavori, si svolgerà al PAN – Palazzo delle Arti Napoli coinvolgendo di Assessorati alla Cultura, Assessorati al Turismo, Dirigenti e Camere di Commercio dei Comuni invitati a partecipare. Obiettivo della giornata è quello di rafforzare le connessioni tra i Comuni partecipanti, favorendo lo scambio di idee e progetti per la creazione del primo network di Comuni Musicali in Italia e per l’identificazione delle prime azioni da implementare nel biennio 2023-2024.
Il percorso prosegue poi a luglio con la pubblicazione della prima mappatura dei luoghi della musica e degli operatori musicali di Napoli, che vuole censire e inserire a sistema anche tutti gli operatori turistici che attualmente operano nel Turismo Musicale in città, con particolare attenzione a coloro che pongono in essere pratiche di turismo sostenibile e responsabile.
A seguire viene sviluppato un percorso di ascolto del territorio attraverso focus group e workshop, invitando alcuni degli operatori turistici e musicali individuati tramite la mappatura, per capirne necessità ed esigenze e raccogliere spunti per la creazione di percorsi, itinerari o esperienze per vivere la Napoli musicale. Un’azione per includere gli imprenditori cittadini nell’identificazione delle potenzialità del patrimonio musicale napoletano, al fine di mettere in atto azioni di valorizzazione e tutela dello stesso.
Il risultato del percorso verrà reso pubblico durante la III edizione del Festival del Turismo Musicale (la I edizione si è svolta a Milano; la seconda, a Cremona), che si svolgerà a Napoli nel weekend del 20 ottobre. Numerosi appuntamenti diretti agli operatori di settore e al grande pubblico, con un ricco programma di conferenze, tavoli di lavoro, visite guidate e musica dal vivo con lo scopo di promuovere il patrimonio musicale napoletano e con un omaggio a James Senese al Teatro Trianon Viviani.
«Quattro anni fa abbiamo, su un mio progetto, aperto il Teatro Trianon Vivian e gli abbiamo dato il nome di “teatro della canzone napoletana” – dichiara Marisa Laurito –. Napoli è una città musicale e andrebbe trattata come New Orleans, dove andiamo per ascoltare il blues e mangiare i gamberi. Sono stata a New Orleans tante volte con Arbore e sono stata anche in altri posti che raccontano la città attraverso la musica. Tra queste città Napoli dovrebbe essere al primo posto perché, al contrario di quella New Orleans e di New York, la nostra musica va in giro per il mondo, è conosciuta da tutti. Quest’anno aprirò il teatro con James Senese. E quindi i concerti di James diventano due: uno fatto da noi e uno fatto da voi. Sono felice che abbiate avuto questa idea e sono certa che questo progetto avrà un grande successo e attirerà in città un turismo più alto, con persone che spenderanno meglio e verranno ad ascoltare i nostro cantautori straordinari, non solo quelli famosi ma anche i giovani che saranno i grandi di domani».
«Siamo onorate di collaborare con la Città di Napoli per questo percorso di sviluppo territoriale su base musicale – dichiara Alessia Naldini, direttrice generale e co-founder di Butik –. Riteniamo che il Turismo Musicale possa rappresentare una grande opportunità per attirare un turismo di qualità in città, ma anche per valorizzare e salvaguardare lo straordinario patrimonio musicale di Napoli. Ci auguriamo inoltre che il Tavolo di Lavoro sia un primo importante passo concreto per la costruzione di una prima rete di Comuni Musicali in Italia».