Un anno di app Musei Italiani, soddisfatti Sangiuliano ed Osanna

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Mercoledì 3 luglio 2024, a Roma, al Ministero della Cultura, è stata presentata Musei italiani, l’app ufficiale del Sistema Museale Nazionale, collegata alla relativa piattaforma (museiitaliani.it) che permette di informarsi, esplorare e acquistare in sicurezza i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale.
L’applicazione compie in questi giorni un anno dal suo primo rilascio: un’occasione anche simbolica per promuoverne la conoscenza e l’utilizzo e per fare il punto sui risultati raggiunti e le prospettive future.
Nella stessa occasione, sono stati presentati i dati relativi agli ingressi nei musei e parchi archeologici nazionali, per i quali l’anno 2023 ha segnato un record di visitatori e incassi, non solo per la conferma dell’andamento positivo già registrato nel 2022, ma anche per il superamento dei numeri di epoca prepandemica.
Alla presentazione sono intervenuti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Direttore generale Musei Massimo Osanna.
L’app e la piattaforma Musei italiani
Promossa dal Ministero della Cultura, l’app Musei italiani è stata sviluppata dalla Direzione generale Musei grazie ai fondi del PNRR dedicati al miglioramento dell’accessibilità fisica, cognitiva e senso-percettiva del patrimonio culturale nazionale, nell’ambito del “Progetto Ad Arte, piattaforma nazionale dei servizi per l’accessibilità nei luoghi della cultura”.
Dotata di un’identità visiva ben riconoscibile grazie al logo Musei italiani e allo sfondo blu che richiama il colore istituzionale del Ministero della Cultura, l’app, disponibile gratuitamente nei principali store, è stata rilasciata un anno fa, insieme alla piattaforma web ad essa collegata, in concomitanza con l’avvio della bigliettazione del Pantheon.
Nel corso dei mesi, il sistema si è arricchito di un numero sempre maggiore di musei. Gli oltre 400 istituti statali ad oggi presenti in app e piattaforma offrono un servizio agile e intuitivo, con percorsi di conoscenza e scoperta del patrimonio culturale della Nazione, il vantaggio di informazioni sempre aggiornate e ufficiali e la possibilità di acquisto online dei biglietti di ingresso.
Per la gestione della biglietteria, 130 di questi oltre 400 usufruiscono già oggi del sistema di gestione diretta offerto dalla piattaforma, completo ed efficiente, progettato per integrarsi con eventuali sistemi di cassa fisica o totem digitali sul posto e privo di costi di intermediazione: un’innovazione importante, se consideriamo che la gran parte di questi non aveva mai avuto la possibilità di gestire – e quindi di istituire – un biglietto di ingresso, oppure non aveva alcuna forma di e-ticketing o di pagamento elettronico sul posto. Il carattere vantaggioso di questa formula ha attratto anche grandi realtà come il Museo Nazionale Romano, le Terme di Caracalla o il Museo di Capodimonte. Ad oggi i musei che usano questa modalità di gestione diretta in piattaforma hanno “staccato” oltre 3 milioni di biglietti, con un incasso superiore agli 11 milioni di euro: numeri rilevanti, sia perché in linea con gli obiettivi di trasformazione digitale del Paese, sia perché l’assenza di costi di intermediazione costituisce un vantaggio economico per l’Amministrazione e i visitatori.

L’app, in conclusione, rappresenta uno strumento univoco e sicuro per guidare il visitatore all’acquisto del biglietto, o direttamente nella piattaforma di e-ticketing Musei italiani o reindirizzandolo negli altri canali ufficiali di vendita specifici, eventualmente previsti dai singoli Musei.

Lo straordinario successo dei musei italiani dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta nel segno della valorizzazione come recita l’art. 9 della Costituzione. I musei italiani hanno un immenso valore storico e identitario, a questo stiamo aggiungendo la qualità dei servizi, abbiamo idee e faremo molto di più. La app rappresenta una ulteriore tappa verso la modernizzazione e la valorizzazione. Possiamo offrire al mondo esperienze uniche grazie al nostro passato e alla nostra storia. Ogni italiano deve essere orgoglioso del suo patrimonio“, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Quanto al costo dei biglietti, “noi siamo enormemente generosi nel dare i musei gratuiti. Ci sono le domeniche gratuite, c’è il 25 aprile, il 2 giugno, il 4 novembre. Sono 15 giorni all’anno. Sotto i 15 anni non si paga, e poi ci sono le categorie protette. Se i colleghi giornalisti – è l’invito di Sangiuliano – fanno una comparazione con altri Paesi europei, l’Italia è fra i Paesi più generosi. Per il resto però dobbiamo far pagare il biglietto”, anche per “garantire risorse allo stesso museo”. “Io – racconta il ministro – ho fatto pagare il biglietto del Pantheon anche ad Elon Musk, quando è venuto. Se non lo paga lui, chi lo deve pagare?”, ironizza.
L’app Musei italiani, che costituisce uno dei primi risultati concreti del PNRR, segna un grande traguardo per il Sistema Museale Nazionale – commenta il Direttore generale Musei Massimo Osannache si è in questo modo dotato di un’interfaccia ufficiale, intuitiva e completa, pensata per rendere il nostro patrimonio culturale sempre più accessibile. Già dai primi mesi di attività, Musei italiani si è affermata come punto di riferimento per tutti i cittadini e i visitatori interessati a scoprire i luoghi della cultura italiani. L’innovativo sistema di e-ticketing ha inoltre consentito di superare gli annosi ostacoli amministrativi, economici e logistici che i siti meno noti o di più piccole dimensioni – ma anche alcune realtà maggiori – incontravano nell’organizzare un proprio sistema di bigliettazione completo, nell’ottica di uno sviluppo complessivo ed equo dell’intera rete museale del nostro Paese. L’app infine, è da intendersi come uno strumento in divenire ed entrerà a breve in una nuova fase, accogliendo, oltre ai musei di competenza del MiC, anche i luoghi della cultura non statali, realizzando a pieno gli obiettivi del Sistema Museale Nazionale. Sono inoltre in fase di implementazione nuove funzionalità, presto disponibili, come gli itinerari consigliati o le audioguide e le videoguide che potranno accompagnare i visitatori specialmente in chiave di accessibilità e inclusione”.
“Nell’app sono inseriti 406 musei e luoghi della cultura nazionali -spiega il Direttore generale dei musei Massimo Osanna- e di questi ben 130 hanno possibilità di acquisto diretto, cioè senza concessionario”. Si tratta, spiega Osanna, !di una piccola rivoluzione del ministero che segue l’indirizzo politico del ministro Sangiuliano, che ha rilevato la situazione di moltissimi luoghi che erano gratuiti”. Ciò “non era una questione di democrazia, ma era dovuto al fatto che questi luoghi non erano considerati. Pagare un biglietto significa anche avere più risorse per quei musei”. L’app Musei Italiani “è finanziata completamente dal Pnrr accessibilità, è uno dei suoi frutti più maturi -scandisce Osanna-. Progressivamente vi potranno entrare tutti i musei, anche quelli non statali, perché è concepita per tutto il sistema museale italiano, costituito da circa 4.700 musei”.
L’app si inserisce in un più ambizioso progetto di riorganizzazione dell’ecosistema digitale dei Musei italiani attraverso il quale la Direzione generale Musei ha realizzato una serie di strumenti integrati, destinati sia al pubblico che ai musei coinvolti:
L’app: dedicata in particolare al pubblico dei musei, mette in rete i luoghi della cultura, fornendo informazioni utili alla visita e permettendo l’acquisto dei biglietti d’ingresso. Oltre ad una breve presentazione dei singoli siti, è possibile scoprire le varie destinazioni organizzate secondo criteri tematici e topografici, nonché aggiornarsi sugli eventi e le mostre in corso. Inoltre, nell’ottica di garantire la massima accessibilità, grazie a un semplice sistema di filtri, è possibile cercare i servizi più idonei per ogni visitatore, sia in termini logistici, che di accessibilità.
il sito www.museiitaliani.it: è l’interfaccia web dell’app, con informazioni sull’offerta culturale e la possibilità di acquistare online il biglietto. Il sito costituisce anche lo strumento di rete attraverso cui i musei, mediante il riconoscimento di standard comuni di qualità, si accreditano al Sistema Museale Nazionale;
il portale di backoffice: pensato come strumento per supportare i musei nella gestione dell’e-ticketing, dei contenuti e dei servizi;
il logo: è composto dalla treccia tricolore su fondo blu MiC e rappresenta la rete ovvero un sistema di connessioni e interconnessioni che convergono verso un centro comune;
i canali social museitaliani: sono gli account con cui Musei italiani comunica e mantiene il contatto con i visitatori.
Il progetto Musei italiani si inserisce nell’ambito delle attività di attuazione del Sistema Museale Nazionale, la rete che si pone come obiettivo la creazione di una governance integrata del patrimonio improntata alla sostenibilità, all’innovazione e alla partecipazione, che coinvolge, oltre ai musei e i luoghi della cultura dello Stato, anche le strutture di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, nonché quelli privati, universitari o militari.
I numeri dei Musei Italiani nel 2023
Sono state pubblicate oggi, sul sito http://statistica.cultura.gov.it//Visitatori_e_introiti_musei.htm le tavole complete e ufficiali relative agli ingressi nei musei e parchi archeologici nazionali per il 2023.
Si è evidenziato, in particolare, come il numero assoluto di visitatori abbia raggiunto nel 2023 il record di 57.730.502 visitatori, mai registrato nelle serie storiche.
Il confronto con il 2022 indica un aumento di 10,7 milioni di visitatori, pari a un incremento di quasi il 23%. Se il confronto viene effettuato con l’anno 2018, che rappresenta, con i suoi 55,3 milioni di visitatori il picco di epoca prepandemica, si nota una variazione positiva di 2,4 milioni di visitatori, pari a un incremento percentuale di oltre il 4%.
Il 2023 rappresenta un record anche per gli incassi che raggiungono la cifra 313,9 milioni di euro, con un incremento di quasi il 34% rispetto al 2022 (+79,3 milioni di euro). Il dato appare ancora più significativo se paragonato al periodo prepandemico e in particolare al 2019, picco massimo della serie storica per gli incassi, con un incremento di quasi il 30% (+71,5 milioni di euro).
I dati sui visitatori confermano il Parco archeologico del Colosseo come luogo più visitato, seguito dal Pantheon (a pagamento da luglio 2023), dalle Gallerie degli Uffizi e dal Parco archeologico di Pompei. Si segnala, tra gli incrementi più rilevanti, quello della Galleria dell’Accademia e dei Musei del Bargello di Firenze, i due musei fiorentini che, con la riorganizzazione ministeriale in corso si appresentano a formare un unico istituto autonomo e che, in termini di visitatori, hanno registrato un incremento di oltre il 40% ciascuno.
Oltre ai musei autonomi, in tutto il territorio nazionale si registrano variazioni positive in termini di ingressi anche fra i musei afferenti alle Direzioni regionali Musei (ora Direzioni regionali Musei nazionali). Fra questi, il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo, il Cenacolo Vinciano, il Museo archeologico di Venezia e Castel Sant’Elmo a Napoli.
Lo stesso trend positivo è confermato anche nel confronto con il periodo prepandemico (2019).
Un caso particolare è costituito del Pantheon che, a partire dal mese di luglio 2023 ha introdotto un biglietto d’ingresso a pagamento, che ha portato a un incasso di € 6.024.401.
I dati presentati sono stati raccolti ed elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale Bilancio del MiC, in collaborazione con la Direzione generale Musei.
Gli incrementi rilevati nel 2023 rispetto non solo all’anno precedente, già positivo, ma anche ai record di presenze registrate di epoca prepandemica – osserva il Direttore generale Musei Massimo Osanna – dimostrano che il nostro Paese vanta un Sistema Museale Nazionale in salute, in crescita e in grado di attrarre i pubblici, con un’offerta culturale ricca, inclusiva e sempre più accessibile. Questi risultati si devono a tutti i direttori e al personale dei siti che in sinergia con la Direzione generale Musei, lavorano incessantemente, in ottica di rete e in accordo con le comunità territoriali, per conservare e valorizzare il patrimonio culturale dei nostri musei.
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