Voiello al fianco di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

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Generosa è la nostra terra: di tradizioni, di persone, di storia e cultura. Elementi che a Napoli si fondono con il territorio, rendendolo unico e prezioso. L’elezione di Procida, isola del Golfo di Napoli, a Capitale Italiana della Cultura 2022, ne è una dimostrazione. E il marchio Voiello, che proprio in Campania ha le sue origini, ha deciso di celebrare il suo legame speciale con questa terra diventandone Main Sponsor.

A partire dall’evento inaugurale – che attraversa le strade, le piazze, i porti, il mare stesso, chiamando a sé una comunità che non solo assiste, ma partecipa attivamente e che abita, in maniera straordinaria, luoghi di vita quotidiana – Voiello ha deciso di dare vita, in sinergia con Procida 2022, ad una serie di iniziative che saranno svelate nei prossimi mesi. Il tema della manifestazione, “La Cultura Non Isola”, racconterà una Procida come custode di dinamiche relazionali, di condivisione e di inclusione, nonché di cura delle tradizioni culturali, ma anche delle bellezze naturali e dei prodotti che cielo e terra offrono.

Voiello contribuirà, quindi, ad “accendere le luci sul palcoscenico” sin dal giorno dell’inaugurazione della manifestazione, previsto per il 9 aprile. In quell’occasione verrà rivelata l’opera realizzata dal brand per l’isola: una luminaria, tratto distintivo delle tradizioni meridionali, realizzata dall’artista Domenico Pellegrino, che della luce ha fatto il leit motive delle sue opere. Il visual, ideato da Claudia Bartoli, illustratrice e docente di illustrazioni presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Roma (NABA), raffigura Procida, la Nutrice di Enea e mitologica incarnazione dell’isola. Il volto della donna, elemento centrale del rosone, è circondato da quattro icone: i carciofi, i limoni, le alici e la penna, il formato di pasta per eccellenza che diventa simbolo di abbondanza insieme ai tre prodotti gastronomici tipici dell’isola.

L’imponente arco luminoso verrà collocato all’ingresso di Via Vittorio Emanuele, l’arteria pulsante che dal porto principale di Marina di Procida conduce al cuore dell’isola e agli eventi che qui si svolgeranno.

 

Quel giorno Voiello si farà anche promotore della tradizione e dell’eccellenza culinaria campana attraverso l’incontro con uno dei suoi simboli, la frittatina di pasta, regina dello street food napoletano, scelta da Voiello in quanto emblema del gusto, della creatività e dell’arte tutta partenopea di godersi la vita.  Istituzioni, ospiti, visitatori e procidani saranno deliziati lungo le stradine isolane con una speciale versione della frittatina di pasta, preparata per l’occasione con Lo Spaghetto Voiello, fatto come sempre solo con Grano Aureo 100% italiano. Il tutto sarà servito all’insegna dell’informalità e spontaneità, in un carrettino Voiello che percorrerà le stradine dell’isola.

 

Un’isola che si contraddistingue come unica, un luogo carico di significato che Procida Capitale della Cultura contribuirà a condurre al di fuori dei suoi confini e Voiello, in qualità di Main Sponsor, continuerà lungo tutto l’anno a dare vita ad eventi e attività per contribuire a valorizzare questo territorio, già di per sé speciale.

Voiello, una storia di pasta tra passione e tradizione

Voiello è stato fondato a Torre Annunziata, e quando nasci in un posto come Napoli, lo spirito del territorio te lo porti addosso, per sempre. Una storia intensa, nata dal sogno di due giovani innamorati e dal loro desiderio di fare la pasta migliore di Napoli.

Tutto ebbe inizio a Torre Annunziata, una città piena di pasta stesa al sole ad asciugare. August Vanvittel, ingegnere di origini svizzere, arrivò in Campania nel 1839 per prendere parte alla costruzione della ferrovia Napoli – Portici. Qui avvenne anche il suo incontro con l’arte bianca: si innamorò di Rosetta Inzerillo, figlia di un piccolo pastaio della zona e con lei iniziò ad occuparsi della gestione del piccolo negozio del suocero.

Nel 1861 – con l’annessione di Napoli al Piemonte e con la nascita del Regno d’Italia – la famiglia Vanvittel decise di modificare il cognome in Vojello che, successivamente prese la forma attuale di Voiello. Fu il nipote Giovanni, nato dal figlio Teodoro, a fondare nel 1879 l’Antico Pastificio Giovanni Voiello in un vasto terreno in Contrada Maresca. All’inizio del ‘900 Voiello si affermò come la marca preferita di pasta dell’aristocrazia napoletana e si diffuse in tutta Italia raggiungendo numeri record. Anche se lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale, l’impegno della famiglia non si arrestò. E, nell’immediato dopoguerra, vide la luce un nuovo stabilimento che, per l’epoca, adottava tecniche produttive all’avanguardia.

Nel 1973, mentre la crisi economica colpiva l’Italia, ad aiutare l’antico pastificio Voiello arrivò un’azienda emiliana, Barilla, che rilevò le quote societarie e subentrò nella gestione, ma sempre rispettando l’autonomia e l’indipendenza dei processi produttivi che avevano coniato la qualità del prodotto. Ancora oggi Voiello – prodotta nello stabilimento di Marcianise (Caserta) – continua a perfezionarsi e ad elevare gli standard produttivi e qualitativi, puntando su una materia prima eccellente e trafilatura al bronzo, con Grano Aureo 100% Italiano: un grano selezionato esclusivamente per la produzione della marca campana e coltivato solo sotto il sole del Sud in zone naturalmente vocate alla produzione di grano duro. Inoltre, gli accordi diretti con gli agricoltori sostengono le comunità locali e l’agricoltura italiana.

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