Gustus chiude con un +10% di espositori

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Sono 198 gli espositori (+10% rispetto al 2023) che hanno scelto la decima edizione di Gustus, il Salone professionale dell’Agroalimentare, Enogastronomia e Tecnologia che si è chiuso oggi alla Mostra d’Oltremare di Napoli, per assicurarsi la possibilità di mettersi in contatto con le professionalità di tutti i segmenti del settore. Tre i padiglioni per 8mila metri quadrati di superficie che hanno accolto 13.300 visitatori professionali (erano stati 12.500 nel 2023) e un vasto programma di eventi che ha coinvolto i professionisti, le aziende e le eccellenze del territorio: 3 concorsi, 6 premiazioni, 3 challenge e la presenza di 4mila chef provenienti da tutta Italia, 90 show cooking permanenti e 65 corsi di formazione intensiva.
Grande successo anche per la sessione di ‘Meet&match’ con 30 buyers stranieri, selezionati dall’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, provenienti da Austria, Azerbaigian, Belgio, Croazia, Germania, Israele, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Ungheria.
“Quest’anno – spiega Matteo Cutolo, presidente Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria – abbiamo riportato la finale del miglior panettone del mondo 2024 nelle cinque categorie classico, innovativo, decorato, salato e pandoro. E poi una giornata dedicata interamente alla gelateria con la mantecazione in diretta di gusti di gelato”. A trionfare nella categoria del panettone classico, in una competizione che ha visto partecipanti da Italia, Francia, Spagna, Messico e Giappone, è stato il maestro pasticcere Pietro Sparago, di Centurano (CE), con un prodotto dalla lievitazione impeccabile e un equilibrio perfetto tra tutti gli ingredienti: la pasta alta e morbida, un giusto livello di acidità, la texture leggera con una alveolatura fine e regolare. Da Gustus anche un omaggio alla discussa opera ‘Tu si na cosa grande’ regalata da Gaetano Pesce alla città di Napoli: ad avere l’idea il maestro pasticciere Domenico Manfredi di Teggiano (SA), vincitore della categoria ‘innovativo’, che ha realizzato un panettone fatto di tecnica e fantasia, una forma innovativa, un impasto originale e inaspettato con ganache al passion fruit.
Soddisfazione espressa da tutti i presidenti delle Federazioni di settore presenti al Salone. Per Luigi Vitiello, presidente dell’Unione Regionale Cuochi della Campania, “è un appuntamento veramente fondamentale perché cresciamo insieme a Gustus. Fortunatamente ogni anno riusciamo a vedere sempre grandi numeri”. Sulla stessa linea anche Piero Pepe, presidente di Federcarni Campania: “Siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto quest’anno: corsi di cottura, preparati pronti a cuocere, corsi di frollatura. È stato un format di confronto tra macellai, addetti del settore e anche i ristoratori a confronto. Abbiamo abbracciato tutta la filiera. Si è parlato tanto di sostenibilità, di allevamenti, di benessere animale”.
Anche il tema del lavoro ha trovato spazio a Gustus grazie all’impegno della Federazione italiana cuochi: “Non riusciamo più a reperire personale – racconta il presidente Rocco Pozzulo – sappiamo benissimo quali sono le dinamiche: soprattutto i giovani vogliono più tempo libero. È un qualcosa di cui stiamo discutendo già da tempo per portarlo all’attenzione, come abbiamo fatto già, del Governo, per cercare di arrivare a un obiettivo e cioè quello di poter avere doppia brigata con doppio turno: una brigata fa un turno e poi deve riposare. I cuochi hanno bisogno di lavorare, il lavoro ce l’hanno, ma anche di riposare e dedicarsi al tempo libero, alla famiglia”.
“Siamo felici e contenti e speriamo che la Fiera cresca sempre più”. Archivia così l’edizione 2024 Angioletto De Negri, organizzatore di Gustus, evidenziando anche la presenza “dell’assessorato alle Attività produttive del Comune di Napoli che ci sostiene come al solito, della Regione Campania che ci assiste in tutto e per tutto” così come quella “della Regione Calabria, novità di quest’anno, e la riconferma dell’Ice che ha portato 30 operatori stranieri”.
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