Hanno descritto nei minimi particolari l’agghiacciante scena che si sono trovati davanti quel 27 gennaio, nell’abitazione di Cardito (Napoli) dove, appoggiato sul divano, a torso nudo, c’era il corpo esanime e pieno di lividi del piccolo Giuseppe.
Sono stati ascoltati gli agenti della Polizia oggi in Tribunale nel processo a carico di Tony Essobti Badre e Valentina Casa, patrigno di Giuseppe e madre del bimbo ucciso. A Badre vengono contestati i reati di omicidio (di Giuseppe), il tentato omicidio della sorellina e i maltrattamenti.
Di comportamento omissivo è invece accusata Valentina Casa.
Ascoltati, tra gli altri, gli agenti che hanno eseguito i sequestri e l’agente della Scientifica che fece i rilievi fotografici: anche lui ha descritto l’abitazione soffermandosi sulla cucina dove Giuseppe venne trovato.
Descritti anche i reperti sequestrati, tra cui figurano le tracce di sangue in casa, il bastone della scopa, presumibilmente usato per colpire Giuseppe, e gli asciugamani trovati intrisi di sangue. (ANSA)