“L’emergenza migranti sta assumendo contorni a dir poco drammatici, sia sotto il profilo umano e sociale, sia da un punto di vista prettamente politico. Una cosa però è certa: il Governo italiano non può pensare che a pagare i costi di una simile emergenza siano le Regioni del Mezzogiorno”.
Lo ha detto Aldo Patriciello, europarlamentare molisano eletto nella circoscrizione Sud e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia al Parlamento europeo, a proposito delle dichiarazioni rilasciate dall’ex Ministro degli Esteri del Governo Letta, Emma Bonino, secondo cui il Governo Renzi si sarebbe impegnato per conto dell’Italia ad accogliere tutti i migranti che giungevano in Europa.
“C’è necessità – ha detto Patriciello – di trovare un’intesa che allegerisca il peso della pressione migratoria, questo è evidente. Ma è Roma, non Bruxelles, a dover cambiare registro, a cominciare dalla cancellazione degli hotspot previsti dal Ministro Minniti nel Mezzogiorno: non è pensabile che sia il Sud a dover accollarsi i costi sociali e umani dell’emergenza. Il problema però – spiega l’eurodeputato azzurro – è più ampio e riguarda l’inadeguatezza del nostro Governo, incapace di incidere in maniera seria e concreta sulla decisioni prese a Bruxelles, se non in maniera negativa. Le dichiarazioni rilasciate al Parlamento europeo da Fabrice Leggeri, direttore di Frontex, ne sono l’ennesima conferma: non c’è alcun impegno circa la possibilità di sbarcare in porti di altri Paesi i migranti soccorsi. E questo perché in molti – ha concluso Patriciello – fingono di non ricordare che le politiche di immigrazione competono ai singoli Stati e non all’Unione Europea. Questo la dice lunga sullo strabismo politico avuto dal Governo italiano su tutta la questione”.