L'Estate 2015 a Napoli è FemmeNA.

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estate_a_napoliMartedì 7 luglio  presso la Sala Giunta del Comune di Napoli il Sindaco Luigi de Magistris e l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele hanno presentato alla stampa il programma degli eventi dell’Estate a Napoli 2015. FemmeNa – alle origini della creatività è il titolo di questa edizione, un omaggio all’arte e alla creatività femminile, traccia identitaria della cultura partenopea.

Il programma della manifestazione è punteggiato da lavori creati, interpretati  da donne o ispirati alla vita di donne comuni e donne famose, più in generale la figura della donna è vista come metafora della vita in ogni sua manifestazione, della  creazione dell’uomo, dell’arte così come alla sirena Parthenope è legato il mito della nascita della città di Napoli.

«Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. E’ lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (…) quando vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale …è l’amore.» (Matilde Serao).

Il programma completo.

Il filo rosso femminile che attraversa l’intero palinsesto comincia dal 10 luglio con una regista e prosegue esprimendosi attraverso il teatro, il teatro danza, la musica strumentale, il canto e la scrittura.

Dall’Estate a Napoli 2015 nasce la prima edizione del Premio di giornalismo al femminile Pimentel Fonseca che si terrà il 20 agosto, cui seguirà il primo Festival di giornalismo europeo Imbavagliati.

Anche quest’anno la kermesse è incentrata su quattro luoghi di particolare pregio storicoartistico: il Maschio Angioino, il Convento di San Domenico Maggiore, il Pan | Palazzo delle Arti Napoli e la Casina Pompeiana in Villa Comunale.

Durante oltre 70 giornate di attività questi luoghi saranno animati da performance teatrali e musicali, concerti, reading, danza e mostre realizzati grazie all’impegno e al talento di centinaia di artisti e decine di operatori culturali, associazioni e promoter a cui va il ringraziamento per aver collaborato con l’amministrazione comunale alla realizzazione di questo articolato programma, dimostrando che la creatività e la professionalità della nostra impresa culturale è in grado di produrre iniziative di alto profilo, anche in periodi di ristrettezze economiche.

Il cortile del Maschio Angioino ospiterà un ricco cartellone musicale dal rock al jazz, passando per la musica etnica, popolare, la lirica, il raggae, il tango, la musica d’autore, internazionale, classica e napoletana. Il palcoscenico del Maschio Angioino darà inoltre spazio e luce ai lavori di associazioni culturali che durante l’intero anno hanno assiduamente lavorato in altri luoghi della città come Forcella e la Sanità, producendo spettacoli di alto valore artistico e sociale.

Oltre alla musica e al teatro, il castello vedrà in scena un lungo programma di teatro comico e napoletano, commedie e alcuni spettacoli storici. Presso il Convento di San Domenico Maggiore, dove tra l’altro a breve inaugurerà “MAGNA” mostra agroalimentare napoletana promossa e realizzata dall’Associazione Guviden in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, il chiostro delle statue ospiterà un variegato programma teatrale a cominciare dai 10 giorni di omaggio a Shakespeare al teatro classico e contemporaneo, fino al teatro napoletano e ai percorsi nella storia del teatro.

Da luogo essenzialmente espositivo il PAN | Palazzo Arti Napoli consacra quest’anno il suo atrio al teatro e alla musica, diventando palcoscenico per recital musicali e rassegne teatrali che arricchiranno ulteriormente il programma espositivo che prevede: ancora per pochi giorni (fino al 19 luglio) la mostra “Rock5”, la mostra “Monicelli e Rap – 100 anni di Cinema”, recentemente inaugurata con foto di scena e illustrazioni di Chiara Rapaccini fino al 29 agosto, la mostra del giovane Matteo Peretti – “L’ironia del Sapere (Volume Due)” fino al 31 luglio, la rassegna “N.E.A.POLIS” a cura di Daniela Wollmann e Gianni Nappa fino al 30 agosto, la mostra sui “Miti e Riti campani” degli svizzeri Barbla e Peter Frafel che inaugura il 3 settembre, la personale di Mario Sangiovanni dal 1 al 30 settembre, la mostra a cura di Maria Savarese “Tra le pieghe di Gino Odoardi” dal 3 al 30 settembre e ancora “Beyond Science” fino al 18 luglio, “Dalla vita in giù” di Francesco Lo Sapio fino al 24 agosto, la mostra fotografica “Sorsi di Vita” fino al 30, “Soul and Matrix” di Valeria Viscione fino al 30 luglio, “Vestitele d’autore” di Carla Colarusso fino al 5 agosto.

Un altro luogo incantevole dell’estate napoletana è la Casina Pompeiana, che confermando la sua vocazione musicale, risuonerà per i napoletani che vorranno riconoscersi e i turisti che vorranno immergersi in una delle tradizioni musicali più ricche e famose al mondo: la canzone napoletana.

Sono ancora da segnalare altri eventi di particolare interesse come Parti con il libro – Notte Bianca delle librerie presso le librerie cittadine prevista il 30 luglio, a cura dell’Assessorato alla Cultura, la Notte di San Lorenzo, il 10 agosto, si ripropone la seconde edizione della serata speciale a guardare le stelle in Piazza del Plebiscito con il concerto dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, realizzato dall’assessorato alla cultura e al turismo con il supporto dell’Ente Provinciale del Turismo di Napoli e provincia.

Ai luoghi ormai simbolo dell’Estate a Napoli se ne aggiungono altri che rappresentano la città nella sua interezza: il Pontile dell’Area Nord di Bagnoli con il tango, le sagre della Masseria Luce a fine luglio di San Pietro a Patierno, gli spettacoli organizzati per le feste religiose Ponticelli (Santa Maria della Neve, 4-10 agosto), di Marianella (S. Alfonso Maria de’ Liguori, 27 settembre), del Mercato (Festa del Carmine, 15 e 16 luglio), di Piedigrotta (Festa di Piedigrotta, 5-12 settembre), le rassegne teatrali e musicali inscenate presso il Real Orto Botanico, il parco dei Camaldoli con la Festa della Riscossa popolare e gli Itinerari storico-naturalistici al Parco Archeologico del Pausylipon.

Ma l’estate napoletana si arricchirà di numerosi altri eventi che verranno annunciati nelle prossime giornate: il calendario dettagliato delle feste religiose che compongono il grande progetto di identità popolare e di turismo religioso Imago Mundi, il fitto programma delle serate organizzate nell’ambito del Parthenope Village sul lungomare, il Pizza Village (1-6 settembre, lungomare Caracciolo), cui seguirà sempre sul lungomare il Bufala Fest, e tante altre proposte provenienti dalla fervida attività culturale di cui la nostra città è capace.

Grazie ad una collaborazione tra l’assessorato alla cultura e al turismo e l’assessorato al welfare si è stabilito che una percentuale dei biglietti di ingresso agli spettacoli estivi sarà offerta alle fasce sociali più disagiate.

Per i turisti che si attendono numerosi, si conferma il servizio Welcome to Naples, che prevede l’accoglienza da parte di giovani laureati in lingue straniere lungo i decumani e nei luoghi più frequentati dai visitatori.

“Ricercando la tradizione politica nell’Italia meridionale, ho provato che la sola di cui essa possa trarre intero vanto è appunto quella che mette capo agli uomini di dottrina e di pensiero, i quali compierono quanto di bene si fece in questo paese, all’anima di questo paese, quanto gli conferì decoro e nobiltà, quanto gli preparò e gli schiuse un migliore avvenire, e l’unì all’Italia.

Benedetta sia sempre la loro memoria e si rinnovi perpetua in noi l’efficacia del loro esempio!” Benedetto Croce, Storia del Regno di Napoli Alla “benedizione” di don Benedetto si parva licet componere magnis unisco la nostra. Ai giullari e filosofi, comici e tragici, poeti e romanzieri, teatranti e cineasti, musici e cantastorie ed a tutte le donne di Napoli, fonte ed origine della creatività inesauribile di Napoli.

 

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