Un dolce d’Europa, nato in Polonia, trasferitosi in Francia e che ha trovato a Napoli la sua migliore e più famosa dimora.
Ci è capitato già diverse volte, nella nostra rassegna dei prodotti tipici della nostra regione. E come potrebbe essere altrimenti per una terra così piena di storia e brulicante di una ricca tradizione culinaria?
Tra il folto gruppo dei dolci campani, uno ha sicuramente un posto di eccezione: il babà. Prodotto incluso nell’elenco PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) dal Ministero, famoso e apprezzato in tutta Italia come nel mondo, è ormai divenuto un simbolo della tradizione dolciaria napoletana e italiana.
La storia, o le storie, di questo squisito dolce, che si perdono a tratti nella leggenda, sono sicuramente tra le più interessanti da sentire e da raccontare. La“biografia” del babà parla non solo della Campania, ma di lunghi viaggi attraverso l’Europa. Le sue origini, infatti, vanno ricercate in Polonia, alla corte del re Stanislao Leszczyński, suocero di Luigi XV di Francia.
Successivamente il dolce fu portato in Francia dalla figlia di Stanislao, Maria e, quando i cuochi francesi lo prepararono per la prima volta, il suo nome iniziò a modificarsi e passò dal polacco babka a “babà” con l’accentuazione tipica del francese sull’ultima sillaba.
Le prime fonti che raccontano di un babà partenopeo invece, anch’esso accentato sull’ultima vocale, sono del 1836 quando il cuoco Angeletti ne descrive la preparazione in un suo manuale di cucina.Questo dolce che, dopo aver girato l’Europa, è approdato a Napoli per sposarsi con la città e raggiungere la fama, è il risultato della levitazione e quindi della cottura di un impasto di farina, burro, zucchero, uova, lievito di birra e un pizzico di sale.E’stato il protagonista anche alla Borsa Meridionale del Turismo di Napoli,attraverso le mani del maestro pasticciere Gerardo Di Dato di Angri che ha saputo coniugare la tradizione del dolce con i prodotti del territorio campano..
Grande successo tra i Tour Operator internazionali per i Babà del maestro Di Dato,con invito ad esportare tale eccellenza nelle loro location.