La kermesse letteraria Ischia libri d’A…Mare, ispirata al tema “Le forme del racconto”, prosegue la XIX edizione con una serata dedicata alla scaramanzia e napoletanità. Martedì 12 Agosto (Piazza S. Restituta – Lacco Ameno d’Ischia –ore 21,30), Alfonso Celotto, autore de “Il dott. Ciro Amendola, Direttore della Gazzetta Ufficiale” (Mondadori) insieme al giornalista Gigi Marzullo, darà forma ad un racconto sospeso tra il dramma kafkiano del cittadino intrappolato nella ragnatela delle leggi e un umorismo degno di Totò.
Il dott. Amendola non è un impiegato qualunque. È il direttore della Gazzetta Ufficiale, cioè dello strumento che garantisce l’ufficialità dei testi delle leggi; di più, lo strumento che rende possibile il funzionamento della democrazia: perché se una legge fosse solo approvata dal Parlamento ma non resa pubblica tramite la Gazzetta, sarebbe come se non esistesse. Il dott. Amendola sovrintende a ogni passaggio della correzione delle bozze con mostruosa attenzione, finendo per sentirsi come un arbitro sui campi di calcio: in grado di fischiare rigori decisivi (la legge sul divorzio, per esempio) o di “ammonire” le leggi che meno condivide, assegnando loro un numero menagramo secondo la Smorfia. E in effetti il dott. Amendola è un esemplare forse unico di “svizzero-napoletano”: regolarissimo, maniacale ma anche scaramantico come pochi e metodicamente edonista su alcuni fronti come il cibo e il calcio. Ma c’è un progetto titanico a illuminare le sue giornate apparentemente grigie. Da anni, ormai, Ciro Amendola sta dando vita con le sue sole forze all’Archivio completo delle leggi vigenti. Sì, perché sembra assurdo ma è così: in Italia non esiste una banca dati pubblica delle leggi. Tutta la Pubblica amministrazione consulta le leggi utilizzando raccolte parziali pagando un abbonamento a editori privati: e nessuno, sinora, è riuscito a colmare questa lacuna. Per fortuna il dott. Amendola dedica ogni sua ora libera alla monumentale catalogazione che renderà più salda la nostra democrazia, più giusta la giustizia!
Alfonso Celotto dà vita ad un personaggio indimenticabile, e la sua storia, intrisa di diritto, riti, scaramanzia e napoletanità, è un ritratto folgorante e a suo modo struggente di questo nostro bellissimo e complicato Paese.
La rassegna prosegue venerdì 22 Agosto (Piazza S. Restituta –ore 21,30), Valerio Massimo Manfredi, autore de “Il mio nome è Nessuno. L’Oracolo” (Mondadori) insieme ad Antonella Prenner, daranno vita ad una serata dedicata al mito. Riti annunciati da oscure profezie. Omicidi senza spiegazione per chi non abbia vissuto i giorni della rivolta studentesca e non conosca il segreto del vaso di Tiresia.