Aventino delle opposizioni sull’Italicum. Dopo lo strappo sulle riforme costituzionali alla Camera con i Dem a votarsi da soli la riforma, è di nuovo altissima tensione tra governo e opposizioni.
“Non abbiamo alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali”. Lo annuncia Cristian Invernizzi, capogruppo Lega Nord in commissione. “Questo è un ulteriore esempio di come Renzi utilizzi il parlamento a suo uso e consumo”.
Dopo la decisione del Pd di sostituire in commissione i 10 componenti ‘dissidenti’ della minoranza Dem oggi Sel e Forza Italia annunciano che abbandoneranno i lavori, seguite a stretto giro dalla Lega Nord. Ieri la stessa scelta del Movimento cinque stelle mentre Scelta Civica resta in commissione a “difendere gli emendamenti” presentati.
Hanno un atteggiamento “strumentale”, la replica per il Pd con il vice segretario Lorenzo Guerini. “Sono sorpreso – dice – non ne capisco la ratio. Mi pare che ci sia la volontà di strumentalizzare, di sottrarsi al confronto e di ricavare qualche beneficio politico in questo passaggio”. “Oggi FI fa scelte differenti ma non sul merito della legge e si è chiamata fuori scegliendo una deriva polemica non utile a FI stessa“.
Brunetta, da Renzi atteggiamento anti-democratico – “Noi al pari di tutte le altre opposizioni non accetteremo questo comportamento antidemocratico del partito di Renzi e lasceremo a Renzi e a quel che rimane del suo partito tutta la responsabilità di questo strappo”.
Sel, Renzi tratta commissione come sezione Pd – Il gruppo Sel lascerà i lavori della commissione Affari Costituzionali della Camera sull’Italicum a seguito della sostituzione dei 10 deputati Pd. “Non siamo abituati alle farse, è un fatto senza precedenti, è evidente che Renzi tratta la commissione come una sezione del Pd”, sottolinea il capogruppo Sel Arturo Scotto.
Sc resta in commissione – Scelta Civica resterà in commissione Affari Costituzionali della Camera e “difenderà gli emendamenti” presentati all’Italicum. E’ quanto sottolineano fonti parlamentari di Sc osservando come “la legge elettorale sia migliorabile ma non invotabile” soprattutto per una forza di maggioranza quale è Scelta Civica.
Di ieri la “sostituzione” di 10 senatori del Pd dall’organico della Commissione Affari Costituzionali del Senato, tutti esponenti della minoranza, Bersani, Bindi, Cuperlo, Lattuca, D’Attorre, Giorgis, Pollastrini, Agostini, Meloni e Fabbri, decisione che aveva determinato la decisione da parte del M5S di abbandonare i lavori della commissione.