Napoli crocevia dell’omeopatia: da qui partì il conte Sebastiano de’ Guidi (nato il 5 agosto 1769 a Guardia Sanframondi, nel Beneventano) per introdurre nel 1830 questa medicina dapprima nella città di Lione, dove insegnava Fisica in un liceo, diffusasi poi in tutta la Francia meridionale e la Svizzera meridionale.
A lui è dedicato il convegno “L’Omeopatia, da Napoli a Lione” che si terrà sabato 9 aprile (ore 9.30, via Francesco Crispi, 86 – Napoli) presso l’Istituto Francese-Palazzo “Le Grenoble” organizzato da Vega Palombi Martorano, presidente dal gennaio 1992 di A.P.O. Italia – Associazione Pazienti Omeopatici oggi presieduta da Marisa Certosino, con l’Alto Patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Università Federico II di Napoli e di Federfarma Napoli e grazie al sostegno di numerose case farmaceutiche (Boiron, Cemon, Guna, Imo, Laboratori Legren, Loacker Remedia, Omeimprese, Similia, Vanda).
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, l’Italia è stata tra i primi paesi ad accogliere l’Omeopatia e Napoli la città dove per prima si è diffusa. La Medicina Omeopatica nasce in Germania alla fine del XVIII secolo per merito di Samuel Hahnemann, medico e uomo geniale al quale si deve la codificazione dei princìpi che regolano l’Omeopatia, primo tra tutti il principio di similitudine: una sostanza naturale, diluita e dinamizzata, è capace di curare e guarire una malattia spontanea di un individuo se essa è caratterizzata da sintomi simili a quelli che la stessa sostanza è capace di indurre in un individuo sano (Similia similibus curentur). L’Omeopatia non prende in considerazione solo la malattia, ma si occupa della persona malata nella sua integrità psico-fisica-ambientale. In sostanza esistono ammalati, non malattie. Così come in salute ogni individuo si distingue dall’altro per temperamento e personalità, quando si ammala egli si distingue per le sue peculiarità di espressione. Oggi i pazienti omeopatici in Italia sono 11,5 milioni e, come affermano Vega Palombi Martorano e Marisa Certosino (past president e attuale presidente A.P.O. Italia):“i pazienti sono la prova del nove che la medicina omeopatica funziona, curando con efficacia e in maniera incontrovertibile persino i bambini, le piante e gli animali, soggetti sui quali mai si potrebbe parlare di effetto placebo”. Del resto già il Primo Ministro François Guizot all’Accademia di Medicina di Parigi nel 1835 a chi gli chiedeva di vietare la pratica dell’Omeopatia in Francia rispondeva: “Se l’omeopatia è una chimera o un sistema di pensiero senza un proprio valore, essa fallirà da sola. Se al contrario rappresenta un progresso, si diffonderà nonostante ogni misura di contrasto”.
Durante il convegno, moderato dalla giornalista del Mattino Donatella Trotta, interverranno il professor Gennaro Rispoli, direttore U.O.C. Chirurgia Generale Ospedale Ascalesi e direttore del Museo Arti Sanitarie e Storia della Medicina nell’Ospedale Incurabili di Napoli che traccerà la figura del grande omeopata europeo Sebastiano de’ Guidi, il dottor Alfredo Lubrano, medico-chirurgo omeopata, che illustrerà i fondamenti della medicina omeopatica, ossia un altro modo di curare e un’altra via per guarire, e il professor Paolo Bellavite, medico chirurgo, ematologo, docente di Patologia Generale all’Università di Verona che fornirà una spiegazione scientifica del funzionamento dei medicinali naturali in alte diluizioni rispondendo, in sostanza, alla madre di tutte le domande, ossia l’Omeopatia è un buon placebo, una vera medicina….o entrambi?
Il convegno celebra anche la Giornata Mondiale della Medicina Omeopatica (10 aprile), istituita nel 2003 e patrocinata dalla Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis (L.M.H.I.). Quest’anno, inoltre, la ricorrenza coincide con il 25° anniversario della nascita dell’Associazione Pazienti Omeopatici – A.P.O. Italia, fondata da Maria Teresa Di Lascia (la vincitrice del Premio Strega ’95) a Napoli nel 1991 come associazione privata, indipendente, senza scopo di lucro, con il compito di tutelare la libera scelta dei pazienti che utilizzano la Medicina Omeopatica e di promuovere e divulgare – sia nell’ordinamento nazionale sia in sede comunitaria – la conoscenza della Medicina Omeopatica ai fini della inclusione delle cure omeopatiche tra le prestazioni rese dal Servizio Sanitario Nazionale. A tal fine l’A.P.O. Italia ha organizzato una serie di convegni, conferenze ed incontri, anche in sede istituzionale, per illustrare i princìpi che regolano questa terapia complementare riconosciuta in molti Stati europei ed extra europei e seguita, in Italia, da 11,5 milioni di pazienti. In particolare, per sensibilizzare le nuove generazioni, nel 1995 Vega Palombi Martorano ha promosso, ai sensi della Circolare Ministeriale 362/92, il primo “Progetto di Prevenzione ed Educazione alla Salute con la Medicina Omeopatica” per le scuole di ogni ordine e grado, elaborato da medici della F.I.A.M.O. Campania e patrocinato dal Provveditore agli Studi di Napoli, dal titolo: “Sapersi osservare e riconoscere attraverso la medicina omeopatica”.
Iscritta all’Albo delle Associazioni senza scopo di lucro del Comune di Napoli dall’aprile 1996, A.P.O. Italia fa parte della European Federation of Homeopathic Patient’s Associations – E.F.H.P.A. Info su www.apoitalia.it, sito sul quale è attivo anche un servizio di informazione per tutti coloro i quali, non avendo risolto i loro problemi di salute con la Medicina tradizionale, si rivolgono alla Medicina Omeopatica.
Breve biografia relatori
Gennaro Rispoli
E’ nato a Napoli nel gennaio del 1950. Nel 1967 consegue la maturità classica e nel 1974 consegue la laurea in medicina e chirurgia. Specialista in chirurgia generale e chirurgia pediatrica. Primario chirurgo da circa vent’anni, ha effettuato oltre 25.000 interventi di chirurgia, spaziando dalla chirurgia pediatrica alla chirurgia d’urgenza e alla chirurgia oncologica colon-rettale. È autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche. Dal 2004, quale direttore della scuola nazionale ospedaliera di colonproctologia, ha formato tecnicamente alla chirurgia del colon-retto e ano chirurghi provenienti da varie regioni italiane. Attualmente è direttore della Chirurgia generale dell’Ospedale Ascalesi e direttore della Chirurgia generale e d’urgenza dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Presidente dell’Associazione Culturale per l’arte e la storia della medicina ‘Il Faro di Ippocrate’, ha curato varie mostre e pubblicazioni culturali sulla medicina antica. E’ direttore del Museo Arti Sanitarie e Storia della Medicina nell’Ospedale Incurabili di Napoli.
Alfredo Lubrano
Laureato in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Napoli, cum laude, ha conseguito il diploma in Medicina Omeopatica presso la L.U.I.M.O. di Napoli. E’ socio fondatore dell’A.N.D.R.I.A., Associazione Napoletana di Ricerca Sulle Intolleranze Alimentari e fondatore e direttore del Centro Internazionale di Studi sulle Medicine Olistiche C.I.S.M.O.
Dal 2003 al 2010 ha ricoperto la carica di direttore scientifico della Homeopathic international research and educational society e dal 2004 al 2009 quella di direttore didattico dell’Accademia di Omeopatia Classica Hahnemanniana di Firenze. Dal 2010 è direttore didattico dell’Accademia di Omeopatia Classica Hahnemanniana di Follonica. Relatore di numerosi Convegni sulla Medicina Omeopatica, ha trattato temi di particolare interesse quali: “La Medicina Omeopatica nell’applicazione clinica sull’uomo, sull’animale e sulle piante”; “Il rimedio omeopatico”; “La relazione medico paziente”; “Omeopatia, prenatalità e gravidanza”.
Paolo Bellavite
E’ nato nel 1952, laureato in Medicina e Chirurgia, è specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio. Dal 1984 è professore associato di Patologia Generale a tempo pieno presso l’Università di Verona. Negli anni 1986-87 ha frequentato l’Università di Cranfield (Oxford) dove ha conseguito il titolo di Visiting Professor e il Master in Biotecnologia. A Verona ha conseguito il diploma di perfezionamento in Statistica sanitaria e epidemiologia medica. Insegna Patologia Generale presso i Collegi di Odontoiatria e di Igiene Dentale. Tiene il corso elettivo “Introduzione alla Conoscenza delle Medicine Complementari”. Insegna Patologia Generale presso l’Università di Ngozi (Burundi) nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale. È tra i fondatori dell’Osservatorio per le Medicine Complementari ed è stato referente per la Regione Veneto per tali problematiche. Ha fatto parte della Commissione Ministeriale per i Medicinali Omeopatici. E’ autore di oltre 250 pubblicazioni in extenso, di cui 139 recensite dalla banca-dati del NIH Pubmed-Medline, e di 8 libri tra cui “Omeostasi, Complessità e Caos” (Franco Angeli, Milano 1995), “Le Medicine Complementari” (UTET-Periodici Scientifici, Torino 2000), “The Emerging Science of Homeopathy” (North Atlantic Books, Berkeley, CA), “La Complessità in Medicina” (Tecniche Nuove, Milano 2009), che presenta una rivisitazione dei concetti di base della Patologia Generale sotto un’ottica sistemica e dinamica. Info su www.paolobellavite.it.