“La gravità della situazione economica italiana è tale da non consentire ulteriori passi falsi sul fronte delle riforme necessarie per lo sviluppo e la crescita. Il governo ha mancato clamorosamente gli obiettivi che si era prefissato: l’Italia ha urgente bisogno di riforme strutturali, altro che 80 euro”.
Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia e membro della commissione industria, ricerca e energia, i dati diffusi dall’Istat che certificano una diminuzione del Pil dello 0,2% nel secondo trimestre del 2014 dopo la frenata dello 0,1% del primo trimestre, registrando un calo su base annua dello 0,3%, il livello più basso dal 2000.
“L’andamento disastroso del Pil – spiega Patriciello – rappresenta non solo un elemento di grande preoccupazione per la tenuta economica del nostro sistema produttivo ma è anche motivo di forte imbarazzo per un Paese che ha aperto i lavori del semestre di presidenza UE chiedendo maggiore flessibilità sulla base di previsioni finanziarie rivelatesi poi errate. Non possiamo pretendere di cambiare le regole del gioco in Europa se non siamo in grado di dimostrare affidabilità e coerenza sul piano politico ed economico. Piuttosto credo sia necessario – ha concluso l’eurodeputato forzista – riflettere seriamente sull’eventualità di un coinvolgimento più ampio dell’Unione Europea in tema di riforme strutturali, così come auspicato anche dal governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi”.