Le truppe di Sos Gabbiani hanno liberato venerdì Villa Savonarola, sede della biblioteca civica e di alcuni uffici del comune di Portici, dalla minaccia di una famiglia di gabbiani che ne impediva l’utilizzo a dipendenti e visitatori. I volatili avevano nidificato in cima al tronco di una palma secca. Dall’altezza di circa otto metri dominavano il giardino della villa, aggredendo le persone in transito: queste, ai loro occhi, erano una minaccia per i pulcini. A causa della presenza dei gabbiani, il comune aveva dovuto chiudere il sito al pubblico.
L’intervento di Sos Gabbiani è stato coadiuvato dalla polizia municipale e dalla protezione civile, che ha messo a disposizione di un braccio meccanico per alzare gli operatori all’altezza del nido. La palma, morta in seguito all’attacco del cosiddetto punteruolo rosso, è pericolante e per questo destinata ad essere abbattuta. E’ stato così necessario evacuare il nido (vincendo le resistenze dei genitori e dei pulcini), spostandolo in un punto del tetto di Villa Savonarola, dove lo svezzamento dei pulli può proseguire senza che la presenza loro e dei genitori rappresenti un problema per chi frequenta gli stessi spazi.
La giornata di ieri di Sos Gabbiani non si è limitata alla liberazione di Villa Savonarola. C’è stato prima un sopralluogo in uno stabile di San Giorgio a Cremano, dove gabbiani hanno nidificato sul solaio estendendo la propria area di competenza a un balcone privato. I condomini (tanto quelli dei piani alti, come quelli dei piani bassi) non riescono più a vivere liberamente i propri spazi, mentre l’amministratore di condominio riporta che un gatto sarebbe stato ghermito dai gabbiani in cerca di pasto.
Si sono invece risolti i problemi a una famiglia di via dei Mille, a Napoli. La presenza di un nido con tre pulli non le permetteva di uscire più in terrazzo. Gli operatori di Sos Gabbiani hanno installato dissuasori tali da rendere la balconata meno “attraente” per i volatili, restituendola così ai suoi proprietari.
“L’incremento delle richieste di intervento dimostra come Sos Gabbiani intercetti una esigenza sentita dai napoletani”, commenta Sergio Sorrentino, presidente dell’Ambito Territoriale della Caccia della provincia di Napoli, ente promotore del progetto. “Di più, alla luce delle telefonate ricevute da Ancona, Salerno e Roma – continua Sorrentino – capiamo che il problema è comune ad altre città italiane. Siamo i primi a strutturare un servizio di soccorso di questo tipo: mettiamo le nostre competenze a disposizione delle amministrazioni che vogliano replicare il progetto”.
Con l’arrivo dei primi caldi, i gabbiani entrano nella stagione della riproduzione. I solai e i terrazzi di abitazioni e uffici, quando liberi da antenne e stenditoi, si prestano a diventare la loro dimora. Nei tre mesi circa che intercorrono tra la deposizione delle uova e lo svezzamento dei piccoli, i gabbiani assumono un atteggiamento aggressivo verso quanto percepiscono come minaccioso.
E’ possibile fare istanza di intervento a Sos Gabbiani inviando un fax al numero 081-7949599, oppure telefonando Fabio Procaccini, vicepresidente Atc, al numero 330-367304. Il servizio offre allo stesso tempo agli specialisti che intervengono un’occasione unica per raccogliere materiale audiovisivo con cui realizzare un documentario e una pubblicazione scientifica sugli atteggiamenti dei gabbiani in ambito urbano.