Parte domenica 1 e prosegue l’8 e 15 dicembre 2019 a Napoli la quinta edizione de IL SUONO DELLA PAROLA rassegna di letteratura e musica prodotta dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, a cura di MiNa vagante, con il sostegno della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli. Cinque appuntamenti per parlare delle diverse forme di linguaggi, letteratura e musica attraverso le preziose testimonianze di protagonisti del mondo culturale.
Le domeniche de IL SUONO DELLA PAROLA 2019 si muovono in un percorso che si apre dal mare, come luogo di musica e poesia, salvezza e libertà ma anche di naufragi. Scrittori, artisti, direttori d’orchestra, uomini e donne ci condurranno ancora una volta in un viaggio nella letteratura, nella musica, nell’arte e nella vita.
Con Roberto Soldatini, Claudio Di Palma, Mariafelicia Carraturo e Lorenzo Pavolini ascoltiamo il suono del vento e del mare (1 dicembre, ore 12, Teatro di Palazzo Donn’Anna). Con Andrea Tarabbia e Iaia Caputo, accompagnati dall’Ensemble vocale Esedra, diretto da Ferdinando de Martino, entriamo nella storia di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, nella grandezza del talento creativo che convive con l’efferatezza della natura umana (1 dicembre, ore 17, Teatro di Palazzo Donn’Anna).
Mistero e purezza della musica anche nel racconto del maestro Federico Maria Sardelli che insieme a Stefano Valanzuolo ci condurranno nella storia della riscoperta dei manoscritti di Vivaldi (8 dicembre, ore17, Teatro di Palazzo Donn’Anna). Non solo musica ma anche parole e scrittura per accogliere e integrare: Laura Bosio e Luca Signorini ci racconteranno storie di migrazione, condivisione e accoglienza (8 dicembre, ore 12, Teatro di Palazzo Donn’Anna). Come il racconto delle musiciste dell’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo, Almar’à, dirette da Ziad Trabelsi, per la prima volta a Napoli, riunite in una polifonia tutta al femminile, bandiera di libertà contro qualsiasi violenza, estremismo e chiusura (15 dicembre, ore 17, Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco).
Gli incontri si svolgeranno in due edifici simbolo della storia, delle tradizioni e delle leggende di Napoli: domenica 1 e 8 dicembre nella sede della Fondazione De Felice al Teatro di Palazzo Donn’Anna a Posillipo, e domenica 15 dicembre nel Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, teatro dell’antico culto delle anime “pezzentelle”, nel cuore del centro storico di Napoli, lungo via dei Tribunali.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
IL PROGRAMMA
Domenica 1 dicembre
Ad aprire la rassegna domenica 1 dicembre alle ore 12 a Palazzo Donn’Anna, “IL SUONO DEL VENTO E DEL MARE”, un incontro che sa di mare, di sale, di vento, di vele e di profondità. Musica, sport, suoni della natura si danno appuntamento con Roberto Soldatini, musicista e velista, oltre che autore di libri tra cui La musica del mare (Nutrimenti, 2014), Claudio Di Palma, regista, attore e curatore per il Napoli Teatro Festival Italia della sezione Sport Opera, Lorenzo Pavolini, autore del libro L’invenzione del vento (Marsilio, 2019), e Mariafelicia Carraturo, apneista profondista, atleta record del mondo. Gli inglesi l’hanno capito e per questo usano lo stesso termine play, sia per indicare la pratica sportiva, sia per il suonare, così come i francesi e i tedeschi. La musica ha ritmo, come lo sport e, in entrambi, le pause e i silenzi sono fondamentali. La musica ha spazi e, come tra i tasti del pianoforte, anche nello sport gli spazi sono vitali. Note e attività fisica attingono allo stesso gesto, in un unico naturale movimento che fa vibrare muscoli, diaframma e timpani.
Nel pomeriggio di domenica 1 dicembre alle ore 17 si prosegue sulle note e parole di “MADRIGALE CON SUONO” per entrare nelle storie che compongono il libro Madrigale senza suono. Morte di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa (Bollati Boringhieri, 2019), insieme al suo autore Andrea Tarabbia, vincitore del Premio Campiello 2019. Protagonista del romanzo è il celebre principe madrigalista vissuto tra il ‘500 e il ‘600 che, macchiandosi del più efferato dei delitti, scoprirà il suo genio artistico e la musica più pura. È un omicida ed è, allo stesso tempo, un creatore di bellezza. Insieme a Tarabbia sarà ospite la scrittrice e giornalista Iaia Caputo, in una conversazione accompagnata dalla musica dell’Ensemble Vocale Esedra, diretto da Ferdinando de Martino.
Al termine dell’incontro il pubblico potrà partecipare alla visita all’Embarcadero di Palazzo Donn’Anna.
Domenica 8 dicembre
Musica e linguaggio da sempre uniscono paesi, popoli, valori, senza barriere di alcun genere. Questo il tema dell’appuntamento “MUSICA APERTA, PAROLE DEL MONDO” domenica 8 dicembre alle ore 12 con Laura Bosio, autrice del libro Una scuola senza muri – appena pubblicato dalla casa editrice Enrico Damiani (novembre 2019) – nato dalla sua esperienza di scuola di italiano per migranti di Milano Penny Wirton, e con il violoncellista e compositore Luca Signorini, autore del libro Il discorso delle mele (L’Erudita, 2019). In questo incontro, condotto da Lorenzo Pavolini, Laura Bosio e Luca Signorini cammineranno su territori di condivisione, per mostrare quanto sia grande la potenza formativa dell’arte e della cultura. Parole e note musicali per costruire un’apertura che non solo è possibile, ma è reale.
Gli appuntamenti proseguono nel pomeriggio, domenica 8 dicembre alle ore 17, con “L’AFFARE VIVALDI. UNA LEZIONE CONCERTO”, un viaggio nei misteri dell’opera di Antonio Vivaldi con Federico Maria Sardelli, direttore d’orchestra, musicologo, compositore, flautista in conversazione con il critico musicale Stefano Valanzuolo. Un incontro sul grande musicista veneziano e sulla storia della riscoperta dei suoi manoscritti: se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le “Quattro stagioni”, ciò è dovuto a peripezie dimenticate, assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco, raccontate nel romanzo del maestro Sardelli L’affare Vivaldi (Sellerio, 2015) vincitore del Premio Comisso per la Narrativa.
Al termine dell’incontro il pubblico potrà partecipare alla visita all’Embarcadero di Palazzo Donn’Anna.
Domenica 15 dicembre
Chiuderà la quinta edizione de Il Suono della Parola al Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, il racconto tra parole e musica dell’orchestra delle donne arabe del Mediterraneo in Italia Almar’à, per la prima volta a Napoli (15 dicembre alle ore 17). Una polifonia tutta al femminile, dove sette delle tredici musiciste che compongono l’orchestra, dalle molteplici melodie e dalla provenienza più diversa, si racconteranno e presenteranno alcuni dei loro brani: Sana Ben Hamza (darbuka), Silvia La Rocca (flauto), Eszter Nagypal (violoncello), Sade Mangiaracina (piano), Hana Hachana (voce), Kavinya Monthe Ndumbu (voce ), Yasemin Sannino (voce ) e con Ziad Trabelsi direttore musicale (Orchestra di Piazza Vittorio).
Almarà, che in arabo vuol dire “donna con dignità”, è un progetto che nasce dall’esigenza di sensibilizzare su un presente che superi gli stereotipi legati al mondo arabo. Una bandiera di libertà contro qualsiasi violenza, estremismo e chiusura attraverso la musica e le parole, dove le donne diventano ambasciatrici di un modo diverso di immaginare il futuro. L’appuntamento a Il Suono della Parola coincide con l’uscita del primo singolo intitolato “Rim Almar’à” (tradizionale tunisino, arrangiamento di Ziad Trabelsi, Mario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni), che sarà accompagnato dal videoclip realizzato dal regista Francesco Cabras, grazie al contributo della Fondazione Cultura e Arte.
L’orchestra è nata dalla collaborazione tra Fondazione Fabbrica Europa e Ziad Trabelsi dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha avuto il supporto del MiBACT attraverso MigrArti e il sostegno della Fondazione Pianoterra.
IL SUONO DELLA PAROLA è realizzato nell’ambito della Stagione 2019-2020 della Fondazione Pietà de’ Turchini con Mina vagante comunicazione di Piera e Alessandra Cusani. La Fondazione è attiva dal 1997 con lo scopo di riscoprire e diffondere i capolavori musicali dei secoli XVI, XVII e XVIII, che videro Napoli assurgere al ruolo di capitale culturale europea. Polo di aggregazione di musicisti e studiosi, cura la realizzazione di stagioni musicali e festival, nelle sue sedi di grande pregio artistico e architettonico, cui prendono parte formazioni vocali e strumentali tra le più importanti d’Europa. Da sempre impegnata in percorsi di ricerca e di alto perfezionamento musicale, la Fondazione organizza regolarmente concorsi e masterclass, convegni scientifici internazionali, i cui esiti confluiscono nelle pubblicazioni edite dalla Turchini Edizioni.
Il Suono della Parola 2019 è realizzato con il contributo della Regione Campania, il patrocinio del Comune di Napoli e grazie alla collaborazione di Fondazione De Felice, Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, Ferrarelle, Librerie Feltrinelli, FAI Campania, Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, Fondazione Pianoterra, Carthage Mosaik, Cooperativa sociale Dedalus, Officine Gomitoli, Livio De Simone, Azienda Agricola Di Santo, Petrone, Enoteca Il Vino.
Molti i protagonisti delle edizioni precedenti, tra cui ricordiamo nel 2015: Alessandro Baricco e Michele Dall’Ongaro, Antonio Monda e Mario Martone, Erri de Luca, Lidia Bramani, Luciano Stella, Maurizio De Giovanni e Federico Vacalebre. Nel 2016: Ruggero Cappuccio, Alberto Rollo, Giorgio Fontana, Massimiliano Virgilio, Matthieu Mantanus, Laura Valente, Ivan Cappiello, Antonio Fresa, Alessandro Rak, Dario Sansone, Luigi Scialdone, Conchita Sannino, Diego De Silva, Giuseppe Montesano e Antonio Franchini. Nel 2017: Cristina Donadio, Peppe Lanzetta, Lorenzo Marone, Sara Mingardo, Mimmo Borrelli, Pasquale Scialò, Goffredo Fofi, Enrico Ianniello, Elena Somarè. Nel 2018 Aeham Ahmad, Edoardo Albinati, Lucia Castellano, Leonardo Colombati, Alessio Forgione, Raffaele La Capria, Tony Laudadio, Antonio Loffredo, Lucariello, le Sesé Mamà, Silvio Perrella, Elisabetta Rasy, Piero Sorrentino, Emanuele Trevi, Marco Tutino.