“Campania e Uzbekistan hanno molto in comune, più di quello che si pensa. L’attività nel promuovere lo sviluppo delle relazioni culturali è intensa. Ora stiamo organizzando dei corsi universitari della Vanvitelli nella meravigliosa città sito Unesco di Bukhara”.
Vittorio Giorgi, avvocato civilista, è da nove anni console onorario della Repubblica dell’Uzbekistan per la Campania e il Molise, nonché Presidente della Federazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali (lo sport tipico uzbeko). Continua con la sua intervista la collaborazione lanciata all’inizio di questo mese tra l’ambasciata uzbeka in Italia e il gruppo Editoria Web, con l’obiettivo di far conoscere una nazione apparentemente lontana e che invece ha sempre più rapporti politici, economici e turistici con l’Italia.
Dott. Giorgi, com’è diventato Console dell’Uzbekistan?
“La nomina nasce nel 2012 a seguito di un procedimento bilaterale disciplinato dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963. Si conclude con la pubblicazione dell’exequatur da parte del Ministero degli Esteri italiano sulla Gazzetta Ufficiale. Ovviamente la nomina proviene dal Ministero degli Esteri dell’Uzbekistan”
In cosa consiste l’attività di Console?
“L’attività del console consiste innanzitutto nel promuovere lo sviluppo delle relazioni culturali, commerciali e istituzionali tra i due Paesi. Ogni console onorario ha un suo territorio di competenza e nel mio caso io mi occupo della Regione Campania dove risiedo e del Molise. L’altro tipo di attività che concerne i consoli onorari è quella di curare gli interessi dei cittadini del paese di rappresentanza all’interno della propria nazione. In Italia ci sono circa un migliaio di uzbeki, in Campania sono meno di 100, in Molise sono ancor meno. Quindi la mia attività è concentrata principalmente nella promozione delle relazioni”
Ci sono invece dei progetti nel campo della cooperazione universitaria?
“Sì, proprio in questi mesi, assieme all’ambasciatore dell’Uzbekistan sto lavorando per un progetto molto interessante con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Siamo nella fase finale e tengo ad anticipare che questa università della mia Regione aprirà dei corsi di laurea in Uzbekistan, nella città sito Unesco di Bukhara per le facoltà di ingegneria e architettura più un corso per infermieri. Questo è un traguardo molto importante non solo per gli uzbeki, che potranno acquisire una formazione in queste materie di altissimo livello e conseguire un titolo di laurea a marchio europeo, ma soprattutto per la nostra università che potrà ‘esportare’ la sua potenzialità, le sue tradizioni e le professionalità dei propri docenti”
Quali sono i punti di contatto tra l’Uzbekistan e il territorio campano?
“La Campania ha molti punti di contatto, dovuti innanzitutto ad un substrato culturale, storico, artistico e architettonico, che ritengo la base su cui sviluppare una collaborazione nel tempo della globalizzazione. Non è un caso che i principali settori di contatto tra Campania e Uzbekistan riguardino la cultura e il turismo perché, così come la Campania ha molti siti Unesco e grandi risorse, allo stesso modo l’Uzbekistan è molto affermato nel campo del turismo culturale con le sue quattro città patrimonio dell’Unesco Samarcanda, Bukhara, Khiva e Shahrisabz. Quest’ultima è gemellata con la mia Caserta. L’esperienza di più di un secolo nel settore del turismo culturale della Campania è adesso a supporto dello sviluppo dell’Uzbekistan in queste stesse materie e questo è il motivo per cui c’è tanto da lavorare sia nel settore pubblico che in quello privato”.
Guarda la video intervista qui —> https://youtu.be/ycqBtSY6DwQ
L’intervista è stata realizzata da:
Roberta Nardi giornalista
Giacomo Andreoli giornalista
Luigi Nappa video maker
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